In Regione si discute della linea Lecco-Como: timori per la perdita del finanziamento

La linea ferroviaria Lecco-Como al centro di un dibattito in Commissione Territorio e Trasporti di Regione Lombardia. Ieri è stato discusso un documento in cui si dava riscontro a un’interrogazione presentata dai consiglieri del PD Gian Mario Fragomeli e Angelo Orsenigo riguardante alcune problematiche relative alla linea ferroviaria, come l’utilizzo di un convoglio ormai obsoleto e i ripetuti disservizi lamentati dai pendolari che ogni giorno si servono della tratta per recarsi nei luoghi di studio e di lavoro. I dem chiedevano all’assessore qual è ''la motivazione che ha indotto Trenord a scegliere di utilizzare la locomotiva ALn668 invece di un ATr; se Regione è a conoscenza del fatto che vengono ancora utilizzate locomotive obsolete; come vengono scelti i convogli che vanno a sostituire quelli danneggiati; se i treni previsti dal piano di acquisto del materiale rotabile verranno impiegati sulla linea Lecco-Como; quali sono le tempistiche relative ai lavori di elettrificazione della linea''.
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Un vecchio convoglio in transito sulla Lecco-Como

In merito all’episodio di gennaio, quando era stata utilizzata una locomotiva ormai vetusta, la ALn688, l’assessore ai trasporti Franco Lucente ha risposto che il materiale obsoleto è stato utilizzato limitatamente nei due giorni 8 e 9 gennaio mentre a partire dal 10 gennaio è stata ripristinata l’offerta corretta.
Sul tema del rinnovamento della flotta, Lucente ha aggiunto che ''il programma previsto sta procedendo e che finora sono entrati in servizio 25 nuovi treni Colleoni sul totale dei 30 acquistati''. Quanto all’elettrificazione della linea (ne avevamo parlato anche qui), l’assessore ha informato che "da parte di RFI si prevede un inizio dei lavori del primo lotto (Albate-Molteno) entro il secondo semestre del 2025. Il servizio ferroviario sarà interrotto per due anni e mezzo e verranno predisposti autobus sostitutivi''.
Al termine della seduta della V Commissione Territorio, infrastrutture e mobilità, Gian Mario Fragomeli e Angelo Orsenigo, consiglieri regionali del Pd hanno commentato: ''Ringraziamo l’assessore ai Trasporti Lucente che si è preso alcuni importanti impegni e ha assicurato che monitorerà l’andamento della linea Lecco-Como. Dobbiamo vigilare molto attentamente che i lavori previsti vadano a buon fine''. I due hanno sottolineato come rimanga aperto il fronte degli interventi per l’elettrificazione. ''Il problema è che rispetto a quanto detto poche settimane fa, anche il primo tratto Albate-Molteno, che era correttamente finanziato, oggi è fortemente a rischio, perché ci sono ritardi sulle autorizzazioni. L’assessore ci ha detto chiaro che è difficilmente ipotizzabile un avvio dei lavori prima del secondo semestre 2025. Ma questo ci espone al superamento del periodo di Pnrr con il rischio di perdere 30 milioni di euro. Perciò, la nuova previsione è di arrivare troppo tardi e a quel punto i soldi andranno recuperati da altre fonti di finanziamento''.
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La stazione di Rogeno-Casletto, una delle fermate della tratta

Sul cronoprogramma degli interventi infrastrutturali programmati, è intervenuto anche Raffaele Erba, coordinatore provinciale M5S Como, che ha rimandato come si rischi di perdere il finanziamento per una tratta considerata strategica, visto il collegamento con la vicina Svizzere. ''I ritardi di realizzazione dell’opera riferiti durante la Commissione di stamattina in relazione alla Linea Ferroviaria Como-Lecco aprono gravi timori sia sul mancato rilancio della linea che sulla sua elettrificazione. La possibilità di perdere i fondi stanziati dal PNRR rischia di concretizzarsi e sarebbe un duro colpo per il nostro territorio. Sarebbe l’ennesimo passo indietro per un’infrastruttura dalle grandi potenzialità che però si è già vista negare altre occasioni di potenziamento''. 
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