Sul Mandic premesse e promesse

Cortese Direttore Brambilla

come dice la saggezza popolare, la facoltà di essere mossi dalle buone intenzioni non si nega a nessuno.

Salvo poi verificare.

Quindi come non concedere credito all'Assessore al Welfare della Lombardia Guido Bertolaso, come anche alla nuova Direzione Strategica dell'Asst di Lecco?

https://www.merateonline.it/notizie/135079/mandic-bertolaso-incontra-medici-e-sindaci-avanzate-richieste-e-definiti-obbiettivi

La gran parte delle loro risposte che abbiamo potuto leggere sui media locali, ed in particolare su Casate e soprattutto Merateonline (vero “battistrada” informativo che da anni svolge pure un'azione di “stimolo”) riguardo il rischio di ulteriori depotenziamenti dell'Ospedale Mandic sembrano denotare un possibile cambio di rotta.

Grazie finalmente anche alla predisposizione di un efficace serie di domande mirate e non generiche da parte dei Sindaci del territori circostanti il quadro che sembra emergere potrebbe indurre ad una qualche fondata speranza di miglioramento.

Ovviamente, anche per me, che pure da non meratese ho un po' adottato il Mandic come “misuratore” locale dell'auspicabile inversione di tendenza rispetto al graduale impoverimento del Sistema Sanitario Pubblico,  il condizionale continua ad essere d'obbligo perché solo a breve potremo verificare le reali traduzioni di queste promesse.

Promesse che però almeno in un paio di punti richiamano altrettante ineludibili premesse che pure  inducono qualche perplessità, su cui vorrei un suo gradita quanto informata valutazione.

Se sul Punto Nascita Bertoloso stesso ha palesato esplicitamente, in risposta alla mirata domanda del  bravo intervistatore, il termine “sospensione” e non “chiusura”, che più volte era trapelato anche di recente, non si capisce perché poi il nuovo DG Trivelli parli delle ostetriche del Mandic “che stanno scegliendo cosa fare”. Sembrerebbe qui intendersi una scelta che, sempre secondo altri articoli dei media locali e salvo conferme, starebbero facendo rispetto alla loro ricollocazione presso l'Ospedale di Lecco.

Da non tecnico quale sono, vorrei capire perché, se così fosse, non potrebbero rimanere in loco a svolgere il loro lavoro alternando operatività varie compresa la prosecuzione dei parti e non dando involontariamente forse la stura alla “chiusura temporanea” del Punto Nascita? Non riesco pure a comprendere perché così facendo si ridurrebbe la “sicurezza” dei parti, vista l'inalterata professionalità.

Infatti come cercavo di argomentare in un mio precedente scritto https://www.casateonline.it/notizie/142610/mandic-rovesciare-la-logica così facendo si potrebbe continuare l'attività attuale dando modo di avviare senza sospensioni e quindi “a bocce ferme” un “ approfondimento specifico sui punti nascita” che cerchi d'individuare le cause specifiche della loro diminuzione (solo nei 3 ultimi anni) mettendo in campo adeguate contromosse.  

Se nel mio ragionamento mi perdessi qualcosa chiederei di indicarmelo ma non sarebbe questa una “premessa”, ovviamente a tempo determinato, che renderebbe perlomeno evitabile l'attuale “promessa” di un successivo eventuale “riavviamento” del Punto Nascita?

L'altra cosa che vorrei conoscere, e non penso solo io, come cittadino che approfondisce è quando termineranno le convenzioni con i medici gettonisti indicate da Bertolaso come condizione per non rinnovarle più a vantaggio di personale non occasionale ma facente parte definitivamente della struttura pubblica.

Ringraziando per la  vostra sempre puntale rendicontazione, ma non solo, la ringrazio ulteriormente e  in anticipo se mi/ci vorrà fornire risposte o comunque, sempre gradite, sue puntualizzazioni.
Germano Bosisio
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.