Barzanò: l'opera di Mundula sulla facciata dell'ex scuola

L’arte è una delle forme comunicative più importanti al mondo sia dal punto di vista della bellezza insita nella sua essenza che dei messaggi sociali di cui può essere promotrice e fedele alleata.
Sabato 20 aprile il comune di Barzanò è stato patrocinatore di questo concetto; a partire dalle ore 17 presso l'ex scuola elementare situata fra Via XX Settembre e Piazza Mercato, è stata inaugurata l’installazione di arte contemporanea ideata dall’architetto Gabriele Mundula.
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Sulla facciata posteriore dell'edificio infatti, è stata posizionata una struttura recante i canoni della corrente ''Land Art''. Nello specifico una corda rossa lunga 25 metri che va a simboleggiare l’associazione concettuale fra lo stato di degrado in cui si trova l’edificio - che a tutti gli effetti rappresenta una ferita per il paese e suoi abitanti - e il tentativo da parte del Comune di ristrutturare e restituire lustro all’intero complesso.
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Il sindaco Gualtiero Chiricò e Gabriele Mundula

Presenti all’evento i membri dell’amministrazione comunale fra i quali il sindaco Gualtiero Chiricò. ''Innanzitutto ringrazio Gabriele per l’idea innovativa e significativa. Egli ha collaborato con noi anche in occasione dello Yarn Bombing dell’anno scorso. Io penso che le criticità vadano prese di petto ed affrontate e quella della nostra ex scuola elementare lo è. L’Italia è uno dei paesi con più storia e arte, ma purtoppo situazioni di difficile riqualificazione di una struttura sono numerosi e frequenti. Parlarne e metterle in risalto è il primo passo per poter trovare una soluzione. Nel corso degli anni le varie amministrazioni comunali si sono battute al fine di risolvere tale situazione. Ora abbiamo un progetto esecutivo che prevede la realizzazione dei lavori a patto di trovare finanziamenti'' ha detto il primo cittadino.
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La parola è passata poi all’artista Gabriele Mundula, il quale ha spiegato la genesi dell'opera e ha fornito una panoramica personale riguardo l'urbanistica nazionale. ''La mia opera, chiamata “La Cura”, rappresenta una ferita provocata dal distacco e dal disinteresse nei confronti di questa struttura che ad oggi rappresenta una sorta di ''enorme fantasma''. La cura, appunto, sta nel far emergere il problema spingendo il passante a girare lo sguardo verso l’edificio. La realizzazione è stata molto complessa in quanto si tratta di un allestimento che sta al di fuori di confini spaziali quali quattro mura o fogli di carta. Oggi stiamo osservando invece un qualcosa di pubblico e che quindi, per definizione, va a toccare la vita comune delle persone. L'idea mi è venuta fra il 2020 e il 2021 in particolare nel periodo in cui c'era zona gialla e di conseguenza ci si poteva spostare solo nei pressi della propria abitazione. Avevo l’abitudine di bere il caffè in piazza e ragionavo osservando questa imponente struttura. Ringrazio l'amministrazione comunale di Barzanò, Ermanno Bassani, primo sponsor che ha creduto in me, Andrea e Marta di Peregolibri e Simone che con la piattaforma aerea mi ha aiutato a piazzare l'installazione''.
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Nonostante il susseguirsi delle epoche e i cambiamenti in termini di gusti estetici e di esigenze, l’arte ricopre ancora un ruolo di punta nella trasmissione di messaggi importanti per la comunità. Gabriele Mundula, grazie alla propria sensibilità artistica e al forte senso civico dimostrato, è riuscito perfettamente a raggiungere il suddetto obiettivo.
M.G.
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