La poesia di Umberto Colombo/78: per la mamma non solo festa

“Per la mamma non basta un giorno di festa, ma un continuo rispetto per la sua grande persona” esordisce così Umberto Colombo, segnalando la sua produzione poetica settimanale. Due settimane fa si celebrava la Festa della Mamma ma, seguendo le parole dell’autore, non basta una giornata per onorare la madre. Che sia di sangue o acquisita, è la persona che ci ha cresciuti, nei suoi pregi e difetti, nei successi e nei fallimenti come figura educativa. Con la presenza costante della mamma, siamo diventati grandi: con l’ingresso nell’età adulta, abbiamo affrontato il distacco. Tuttavia, la portiamo per sempre nel cuore, qualunque ruolo essa abbia avuto nella nostra esistenza.
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“Parlare di mamma è come parlare del cielo. Questa settimana, ho pensato molto, alla mia vita, agli anni passati, ma soprattutto a mia mamma. Quanto amore per me: io allora non lo capivo, ma per una mamma la figliolanza è tutto. Noi eravamo quattro fratelli e mai ho notato delle preferenze. Eravamo tutti uguali per Lei. Solo un regalo dalla natura – racconta Umberto Colombo - La mamma nella vita è una guida ed una grande fortuna. Ci protegge senza darlo a vedere, ma sin da piccolo ha sempre avuto una mano protettiva su di noi. Se c’erano delle colpe, eran sempre le sue, mai ci strapazzava: ha sempre affrontato con energia il fato della vita. Dobbiamo alla mamma grande rispetto e prego tutti di porgerle un fiore. L’amore è la più grande gioia della vita.
Mamma…!
Dallo zigote continuo sul filo della vita
dove spunta il germe di un fiore
viene sciolto con una gioia infinita
da una coppia compagna in amore
 
il frutto snodato darà segno di spinta
la donna feconda lo trattiene con calura
gli dà cibo speranza in un’oasi di cinta
lo foggia lo plasma e lo forma con cura
 
come fonte lo irradia con senno
da tutta sé stessa al frutto nascente
confluisce al feto tutto il suo amore
e ne fa di lei la copia vincente
 
poi durante il travaglio e nel suo dolore
dà un segno tangibile al nuovo venuto
lo vuole lo sente nel suo grande fulgore
e al pianto del frutto lo sente compiuto
 
la bacia lo coccola ne coglie il respiro
trova sé stessa nel porgerlo al petto
e il frutto protetto giuggiola in giro
e ne gode al tepore del proprio letto
 
da mamma lo sana per l’intera esistenza
 fine all’estremo lo cura con grande cipiglio
lo guida lo segue col suo pieno d’essenza
rispecchia per lui un candore di giglio
 
non v’è nulla di più grande della vita
la madre è il bene in ogni passione
diamo grazia e rispetto con gioia infinita
nel sentirsela a fianco in ogni stagione
 
Umberto Colombo
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