Castello B.za: allarme Chikungunya, scatta la bonifica in zona industriale
Un sospetto caso di febbre Chikungunya ha fatto scattare l’allerta sanitaria a Castello Brianza, dove una persona, che lavora in maniera stabile nel territorio comunale, è risultata potenzialmente infetta. Il Comune ha ricevuto la segnalazione ufficiale il 6 maggio da parte di ATS Brianza (Dipartimento di igiene e prevenzione sanitaria) che ha chiesto dunque l’attivazione urgente del protocollo di contenimento.
La febbre Chikungunya è una malattia virale acuta trasmessa da zanzare del genere Aedes, in particolare dalla cd. zanzara tigre (Aedes albopictus), noto vettore anche in zone dal clima temperato come il nostro territorio in questa parte dell’anno.
Il caso riguarda un lavoratore impiegato in una ditta con sede in paese; pur non essendo residente a Castello Brianza, vi permane per oltre cinque ore al giorno. Da qui la necessità di un intervento tempestivo nell’area al confine con Barzago, dove è stata disposta una bonifica in un raggio di 200 metri, su suolo pubblico e privato.
''Vista la necessità di effettuare entro 24 ore dalla segnalazione – e comunque nel più breve tempo possibile – interventi adulticidi, larvicidi e di bonifica ambientale – si legge nella determinazione del responsabile dell’area tecnica comunale – l’amministrazione ha immediatamente incaricato una ditta specializzata, non disponendo di personale tecnico interno abilitato''.
L’intervento è stato affidato alla società Lario Control Srl di Lecco, che ha operato secondo le indicazioni previste dal protocollo sanitario. Il costo complessivo dell’intervento è stato di 427 euro, coperto con fondi comunali. ''Considerata la natura della malattia e il rischio di trasmissione – ha spiegato l’amministrazione comunale – si è ritenuto opportuno attivare il servizio di bonifica con la massima urgenza, per contrastare la presenza dell’insetto vettore e prevenire qualsiasi diffusione della malattia. Appena ricevuta la comunicazione di ATS, siamo intervenuti secondo le modalità richieste''.
Il sindaco Aldo Riva ha, però, confermato che ad oggi non risultano ulteriori segnalazioni. Indipendentemente da questa segnalazione, ad inizio mese è stata però emessa l’ordinanza che vieta di lasciare all’aperto contenitori con acqua stagnante, proprio per prevenire la proliferazione delle zanzare.
Resta da chiarire se la puntura sia effettivamente avvenuta a Castello Brianza o in un altro luogo frequentato dal lavoratore, anxhe se le misure di contenimento sono già state eseguite nel rispetto delle tempistiche previste. Intanto l’appello ai cittadini è sempre lo stesso: segnalare eventuali criticità.
La febbre Chikungunya è una malattia virale acuta trasmessa da zanzare del genere Aedes, in particolare dalla cd. zanzara tigre (Aedes albopictus), noto vettore anche in zone dal clima temperato come il nostro territorio in questa parte dell’anno.
Il caso riguarda un lavoratore impiegato in una ditta con sede in paese; pur non essendo residente a Castello Brianza, vi permane per oltre cinque ore al giorno. Da qui la necessità di un intervento tempestivo nell’area al confine con Barzago, dove è stata disposta una bonifica in un raggio di 200 metri, su suolo pubblico e privato.
''Vista la necessità di effettuare entro 24 ore dalla segnalazione – e comunque nel più breve tempo possibile – interventi adulticidi, larvicidi e di bonifica ambientale – si legge nella determinazione del responsabile dell’area tecnica comunale – l’amministrazione ha immediatamente incaricato una ditta specializzata, non disponendo di personale tecnico interno abilitato''.
L’intervento è stato affidato alla società Lario Control Srl di Lecco, che ha operato secondo le indicazioni previste dal protocollo sanitario. Il costo complessivo dell’intervento è stato di 427 euro, coperto con fondi comunali. ''Considerata la natura della malattia e il rischio di trasmissione – ha spiegato l’amministrazione comunale – si è ritenuto opportuno attivare il servizio di bonifica con la massima urgenza, per contrastare la presenza dell’insetto vettore e prevenire qualsiasi diffusione della malattia. Appena ricevuta la comunicazione di ATS, siamo intervenuti secondo le modalità richieste''.
Il sindaco Aldo Riva ha, però, confermato che ad oggi non risultano ulteriori segnalazioni. Indipendentemente da questa segnalazione, ad inizio mese è stata però emessa l’ordinanza che vieta di lasciare all’aperto contenitori con acqua stagnante, proprio per prevenire la proliferazione delle zanzare.
Resta da chiarire se la puntura sia effettivamente avvenuta a Castello Brianza o in un altro luogo frequentato dal lavoratore, anxhe se le misure di contenimento sono già state eseguite nel rispetto delle tempistiche previste. Intanto l’appello ai cittadini è sempre lo stesso: segnalare eventuali criticità.
Sa.A.