Nibionno: fiori nei cannoni. L'opera per Yarn Bombing
Fiori nei cannoni: la proposta arriva dagli artisti “I Giganti”, con il loro brano pacifista del 1967, che invitava a disarmare l’odio con la forza gentile dei fiori. Parole che sono rimaste impresse nei giovani di allora che oggi, a distanza di svariati anni, le hanno interpretate per un’installazione artistica.
L’associazione "Un asso nella manica” A.P.S. di Nibionno partecipa quest’anno alla terza edizione di “Yarn Bombing", letteralmente bombardamento di filati, una forma di street art che consiste nel ricoprire oggetti e spazi urbani con lavori a maglia o all’uncinetto.

L’iniziativa in programma dal 6 all’8 giugno a Barzanò: come ogni anno tantissime opere realizzate con filati animeranno il centro cittadino con uno scenario di idee e colori. Quest’anno, spinti dal desiderio di prendere parte all’iniziativa che trova le radici negli Stati Uniti dei primi anni Duemila, le volontarie dell’associazione di Nibionno hanno deciso di contribuire attivamente realizzando un cannone colmo di fiori. Un vero inno alla pace realizzato “dalle mani sapienti e grande cuore delle nostre “ragazze”, che richiama un tema attualissimo, l’invocazione della pace”. Con fili e fiori fatti a mano, si vuole ricordare che esiste un altro modo di reagire a un mondo spesso segnato da violenze e conflitti: si può rispondere con l’umanità perché, come dimostra il lavoro, un filo può unire più di quanto possa dividere.
Spiegano dall’associazione: “I "diversamente giovani" del centro l’asso nella manica di Nibionno, rievocando il loro trascorso da "sessantottini", propongono quest'opera che esprime un forte messaggio di pace. L'idea scaturisce dalla memoria dei favolosi anni Sessanta, gli anni della contestazione giovanile, e si concentra su una famosa canzone del 1967: "proposta", meglio conosciuta come "mettete dei fiori nei vostri cannoni". A distanza di decenni, la "proposta" è più che mai attuale, anzi... urgente”.

I volontari posizioneranno l’opera nello spazio antistante la Pasticceria Fumagalli, i cui proprietari, nativi di Nibionno, hanno di buon grado accettato di ospitare creazione artistica dei compaesani, visibile al pubblico in Via Ferrari nel prossimo fine settimana.
“Un grandioso plauso a tutte le “ragazze” che hanno lavorato all’opera e ai nostri “ragazzi” che ci supportano” prosegue dall’associazione, confermando quanto quel messaggio sia oggi necessario. “Sarà anche l’occasione per ritornare con la memoria agli anni in cui, con minigonna ed eskimo, reclamavamo un mondo migliore”.

L’opera artistica diventa una sorta di protesta non violenta, carica di significato simbolico e poetico, che colora Barzanò di pace, speranza e bellezza. Lo yarn bombing realizzato dalle volontarie di Nibionno non è quindi solo decoro urbano, ma molto di più: è un gesto simbolico, un’azione collettiva per dire che con la bellezza e l’umanità e non con le armi, si può cambiare il mondo. Il messaggio della canzone di quasi sessant’anni fa è ancora attuale e richiede di essere espresso a gran voce, di avere visibilità in uno spazio pubblico per invitare a rallentare e a scegliere la gentilezza.
“Mettete dei fiori nei vostri cannoni
Perché non vogliamo mai nel cielo
Molecole malate, ma note musicali che formino gli accordi
Per una ballata di pace, di pace, di pace”.
L’associazione "Un asso nella manica” A.P.S. di Nibionno partecipa quest’anno alla terza edizione di “Yarn Bombing", letteralmente bombardamento di filati, una forma di street art che consiste nel ricoprire oggetti e spazi urbani con lavori a maglia o all’uncinetto.

L’iniziativa in programma dal 6 all’8 giugno a Barzanò: come ogni anno tantissime opere realizzate con filati animeranno il centro cittadino con uno scenario di idee e colori. Quest’anno, spinti dal desiderio di prendere parte all’iniziativa che trova le radici negli Stati Uniti dei primi anni Duemila, le volontarie dell’associazione di Nibionno hanno deciso di contribuire attivamente realizzando un cannone colmo di fiori. Un vero inno alla pace realizzato “dalle mani sapienti e grande cuore delle nostre “ragazze”, che richiama un tema attualissimo, l’invocazione della pace”. Con fili e fiori fatti a mano, si vuole ricordare che esiste un altro modo di reagire a un mondo spesso segnato da violenze e conflitti: si può rispondere con l’umanità perché, come dimostra il lavoro, un filo può unire più di quanto possa dividere.
Spiegano dall’associazione: “I "diversamente giovani" del centro l’asso nella manica di Nibionno, rievocando il loro trascorso da "sessantottini", propongono quest'opera che esprime un forte messaggio di pace. L'idea scaturisce dalla memoria dei favolosi anni Sessanta, gli anni della contestazione giovanile, e si concentra su una famosa canzone del 1967: "proposta", meglio conosciuta come "mettete dei fiori nei vostri cannoni". A distanza di decenni, la "proposta" è più che mai attuale, anzi... urgente”.

I volontari posizioneranno l’opera nello spazio antistante la Pasticceria Fumagalli, i cui proprietari, nativi di Nibionno, hanno di buon grado accettato di ospitare creazione artistica dei compaesani, visibile al pubblico in Via Ferrari nel prossimo fine settimana.
“Un grandioso plauso a tutte le “ragazze” che hanno lavorato all’opera e ai nostri “ragazzi” che ci supportano” prosegue dall’associazione, confermando quanto quel messaggio sia oggi necessario. “Sarà anche l’occasione per ritornare con la memoria agli anni in cui, con minigonna ed eskimo, reclamavamo un mondo migliore”.

L’opera artistica diventa una sorta di protesta non violenta, carica di significato simbolico e poetico, che colora Barzanò di pace, speranza e bellezza. Lo yarn bombing realizzato dalle volontarie di Nibionno non è quindi solo decoro urbano, ma molto di più: è un gesto simbolico, un’azione collettiva per dire che con la bellezza e l’umanità e non con le armi, si può cambiare il mondo. Il messaggio della canzone di quasi sessant’anni fa è ancora attuale e richiede di essere espresso a gran voce, di avere visibilità in uno spazio pubblico per invitare a rallentare e a scegliere la gentilezza.
“Mettete dei fiori nei vostri cannoni
Perché non vogliamo mai nel cielo
Molecole malate, ma note musicali che formino gli accordi
Per una ballata di pace, di pace, di pace”.
