Sull'antenna, ecco qualche precisazione dopo l'intervento del consigliere Viganò
Premettiamo che non è nostra intenzione avviare nuovi contraddittori giornalistici sulle varie tematiche che volta per volta sorgeranno, in quanto riteniamo che le sedi per tale confronti siano altre.
Ci duole peraltro riscontrare che tali articoli, anziché ingenerare un positivo dialogo che porti a un miglioramento nel bene di tutti, siano semplicemente finalizzati a instillare dubbi o sollevare critiche fine a sé stesse sull’operato altrui.
Detto ciò, riteniamo comunque che i cittadini debbano ricevere qualche informazione in più, stante le notevoli imprecisioni e omissioni del sig. Eugenio Viganò.
Cominciamo col dire che domenica 25 maggio non si è tenuto alcun Consiglio comunale o almeno noi non c'eravamo.
Basterebbe poi rileggere con meno pregiudizio la delibera della Giunta citata dal sig. Eugenio Viganò per capire che dal deposito della nota di Iliad (12 febbraio 2025) ad oggi nessuno è stato con le mani in mano, se non forse il gruppo di minoranza, a cui evidentemente la notizia era sfuggita (si consiglia la consultazione del protocollo comunale).
A seguito della suddetta nota, il 15 febbraio l'Ufficio tecnico, insieme con il sindaco e l'assessore ai lavori pubblici, inviava ad Iliad una lettera di riscontro, con osservazioni specifiche, che sollevava una serie di tematiche. La risposta a tale missiva è arrivata dopo oltre 2 mesi: il 28 aprile.
Il tempo trascorso non è stato dunque perso da nessuno, si è trattato solo dell’attesa di un’eventuale risposta.
Se, a seguito di quanto eccepito dall’Ufficio tecnico, la risposta di Iliad non fosse mai arrivata, la storia sarebbe andata a finire in un nulla di fatto, proprio come è già successo negli anni precedenti in altri tre casi negli ultimi 5 anni.
A tal proposito, forse si ricorderà che il mandato popolare ricevuto dall'assemblea pubblica del 2020 a Maggiolino è stato messo in atto nello stesso anno per un'antenna da posizionarsi proprio in Maggiolino stesso. Similmente la cosa si è ripetuta anche negli anni successivi e si sono rispettate le indicazioni dei cittadini, così come espresse, senza la necessità di altre assemblee. Tra queste vi è stata anche una precedente richiesta sempre di Iliad e sempre nella zona del cimitero. Anche quella volta furono sufficienti interlocuzioni ed eccezioni del tipo di quelle inviate lo scorso febbraio, per far decadere la richiesta e così la cosa passò inosservata ai più.
Allo stesso esito poteva giungere l’odierna richiesta, o almeno così ci si auspicava, ma quando abbiamo capito che non sarebbe stato così, abbiamo dato incarico ad un legale esterno di approfondire la questione della legittimità della richiesta stessa (si veda il contenuto della delibera della Giunta di cui sopra) ed abbiamo informato la cittadinanza a mezzo stampa e albo pretorio.
Da quanto sopra è evidente che l’iter autorizzativo è tutt’altro che concluso. Quando lo scenario sarà più definito, sarà certamente nostra cura relazionare della questione il Consiglio Comunale, anche se la decisione di concedere l’autorizzazione alla suddetta opera non può, per legge, spettare a tale organo.
Da ultimo, un chiarimento riguardo alla fantomatica assenza in Giunta di un assessore, nel caso l’assessore ai lavori pubblici. Occorre ricordare ai cittadini (agli amministratori dovrebbe essere cosa ben conosciuta) che l’assessore Petrollini ricopre attualmente la dirigenza dell'Ufficio tecnico, che è proprio l’ufficio che segue la pratica in oggetto dal punto di vista tecnico.
Quindi nessuna fretta o dietrologia, semplicemente una questione di correttezza istituzionale: non si è ritenuto opportuno che la stessa persona che sarebbe stata incaricata di procedere ad incaricare il legale, prendesse parte alla votazione che gli dava proprio il mandato a farlo (pur essendo al corrente di tutto, come ovvio che sia).
Ci duole peraltro riscontrare che tali articoli, anziché ingenerare un positivo dialogo che porti a un miglioramento nel bene di tutti, siano semplicemente finalizzati a instillare dubbi o sollevare critiche fine a sé stesse sull’operato altrui.
Detto ciò, riteniamo comunque che i cittadini debbano ricevere qualche informazione in più, stante le notevoli imprecisioni e omissioni del sig. Eugenio Viganò.
Cominciamo col dire che domenica 25 maggio non si è tenuto alcun Consiglio comunale o almeno noi non c'eravamo.
Basterebbe poi rileggere con meno pregiudizio la delibera della Giunta citata dal sig. Eugenio Viganò per capire che dal deposito della nota di Iliad (12 febbraio 2025) ad oggi nessuno è stato con le mani in mano, se non forse il gruppo di minoranza, a cui evidentemente la notizia era sfuggita (si consiglia la consultazione del protocollo comunale).
A seguito della suddetta nota, il 15 febbraio l'Ufficio tecnico, insieme con il sindaco e l'assessore ai lavori pubblici, inviava ad Iliad una lettera di riscontro, con osservazioni specifiche, che sollevava una serie di tematiche. La risposta a tale missiva è arrivata dopo oltre 2 mesi: il 28 aprile.
Il tempo trascorso non è stato dunque perso da nessuno, si è trattato solo dell’attesa di un’eventuale risposta.
Se, a seguito di quanto eccepito dall’Ufficio tecnico, la risposta di Iliad non fosse mai arrivata, la storia sarebbe andata a finire in un nulla di fatto, proprio come è già successo negli anni precedenti in altri tre casi negli ultimi 5 anni.
A tal proposito, forse si ricorderà che il mandato popolare ricevuto dall'assemblea pubblica del 2020 a Maggiolino è stato messo in atto nello stesso anno per un'antenna da posizionarsi proprio in Maggiolino stesso. Similmente la cosa si è ripetuta anche negli anni successivi e si sono rispettate le indicazioni dei cittadini, così come espresse, senza la necessità di altre assemblee. Tra queste vi è stata anche una precedente richiesta sempre di Iliad e sempre nella zona del cimitero. Anche quella volta furono sufficienti interlocuzioni ed eccezioni del tipo di quelle inviate lo scorso febbraio, per far decadere la richiesta e così la cosa passò inosservata ai più.
Allo stesso esito poteva giungere l’odierna richiesta, o almeno così ci si auspicava, ma quando abbiamo capito che non sarebbe stato così, abbiamo dato incarico ad un legale esterno di approfondire la questione della legittimità della richiesta stessa (si veda il contenuto della delibera della Giunta di cui sopra) ed abbiamo informato la cittadinanza a mezzo stampa e albo pretorio.
Da quanto sopra è evidente che l’iter autorizzativo è tutt’altro che concluso. Quando lo scenario sarà più definito, sarà certamente nostra cura relazionare della questione il Consiglio Comunale, anche se la decisione di concedere l’autorizzazione alla suddetta opera non può, per legge, spettare a tale organo.
Da ultimo, un chiarimento riguardo alla fantomatica assenza in Giunta di un assessore, nel caso l’assessore ai lavori pubblici. Occorre ricordare ai cittadini (agli amministratori dovrebbe essere cosa ben conosciuta) che l’assessore Petrollini ricopre attualmente la dirigenza dell'Ufficio tecnico, che è proprio l’ufficio che segue la pratica in oggetto dal punto di vista tecnico.
Quindi nessuna fretta o dietrologia, semplicemente una questione di correttezza istituzionale: non si è ritenuto opportuno che la stessa persona che sarebbe stata incaricata di procedere ad incaricare il legale, prendesse parte alla votazione che gli dava proprio il mandato a farlo (pur essendo al corrente di tutto, come ovvio che sia).
Gruppo consiliare Impegno Comune