Barzanò: Stefano e Fausto per sempre sul campo da basket al Parco Mézières
Decine e decine di persone, tra piccoli e grandi atleti, amici e parenti hanno preso parte all’inaugurazione che si è svolta ieri, sabato 14 giugno alle 17.30, del progetto artistico raffigurante Stefano e Fausto che è stato realizzato sul campo da basket del Parco Mézières di Barzanò.

Le vite di Stefano Magni e Fausto Cazzaniga, infatti, sono state raccontate ai presenti dalle autorità e da chi li amava, descrivendoli come due grandissimi amanti del basket e due persone dal cuore d’oro, che se ne sono andate troppo presto. Stefano, allenatore e punto di riferimento del basket giovanile, si è spento lo scorso maggio a soli 30 anni, mentre Fausto è rimasto coinvolto qualche mese dopo in un tragico incidente in Valtellina.

Il coloratissimo progetto che da oggi in poi darà un nuovo volto al campo da basket, è stato disegnato dall’artista originaria di Bresso Francesca Cassani, che ha subito accolto con entusiasmo la proposta dell’amico di Stefano, Mirko, e dall’amministrazione comunale del sindaco Gualtiero Chiricò.
Nelle ultime settimane, dunque, decine e decine di mani e di “cuori” hanno preso parte volontariamente al progetto, dedicando ore del proprio tempo per dare colore all’opera.

“Nonostante io possa mettere disegni e colori, l’amore lo mettono le persone che hanno conosciuto Stefano e Fausto” ha affermato infatti l’artista. Anche il primo cittadino di Barzanò si è detto entusiasta del lavoro realizzato, ricordando come in alcuni momenti la cittadinanza si stringa metaforicamente in un abbraccio, e proprio con questo spirito si è svolta l’inaugurazione di ieri.

“Da oggi questo spazio pubblico diventa un’unicità, perché unisce forme, colori e geometrie a ricordo di due persone che della pallacanestro erano innamorate e che sentiamo oggi vicino a noi” ha continuato Chiricò, cogliendo l’occasione per ringraziare tutti i volontari, l’artista e i donatori che hanno compiuto un atto di bene per la cittadinanza.
Anche l’amico Mirko, che un anno fa è stato il primo a maturare l’idea della realizzazione di un progetto, ha voluto rivolgere tantissimi grazie, uno speciale rivolto al giovane Jacopo Maranesi, per il grande contributo economico che ha deciso di donare a favore del progetto.

“Questo campetto è importante perché guardando questa immagine riesco a vedere quando ero un ragazzino e giocavo con Stefano, nonostante fossero estate e facesse caldissimo” ha affermato. “Stefano, per chi lo conosceva, era un persona che ha sempre messo gli altri davanti a sé stesso, persino nei momenti di malattia”.
Come ha spiegato, inizialmente il lavoro artistico prevedeva come soggetto unicamente Stefano ma, dopo la scomparsa di Fausto Cazzaniga nell’agosto del 2024, si è deciso di realizzare, grazie alla fattiva collaborazione di Daniel Rigamonti, amico fin dall'infanzia di quest'ultimo, un’opera che potesse ricordarli entrambi, legati dalla stessa passione per il basket. Colori vivaci e allegri, dunque, quelli scelti per ricordare le vite di due persone di grande spirito, accumunate da un forte amore per lo sport, inteso come mezzo per unire le vite delle persone, per fare amicizia e gruppo.

Due uomini sportivi, entrambi accumunati dallo sguardo schivo, dal sorriso e da una leggera timidezza. Fausto Cazzaniga, poi, è stato ricordato ieri da alcuni amici e da Guido Besana, che ha ricordato gli anni trascorsi insieme nella polisportiva interamente dedicati allo sport.

A chiudere l’iniziativa e l’inaugurazione del campo –e della targa con una citazione di Kobe Bryant che è stata installata nel parco – le parole della sorella di Stefano, Alessia Magni, che ha sottolineato nuovamente la grande riconoscenza nei confronti degli amici e dei volontari, simbolo del fatto che la storia dei due giovani atleti sia stata segnata non solo dal basket, ma anche e soprattutto dall’amicizia.

Al termine del momento istituzionale, dunque, tutti i presenti si sono spostati nei pressi del campo da basket, per scattare una foto con il drone insieme all’artista, per poi godersi un rinfresco. Intorno alle 19, dunque, ha preso il via una “partitella” in ricordo dei due amici: la prima sul campo che li raffigura.
La speranza è che ogni bambino e ogni ragazzo che calpesterà lo spazio di Parco Mézierès, abbia la voglia di chiedersi: “Ma chi erano questi due?”, e scoprire una storia fatta di legami e passione.
Le vite di Stefano Magni e Fausto Cazzaniga, infatti, sono state raccontate ai presenti dalle autorità e da chi li amava, descrivendoli come due grandissimi amanti del basket e due persone dal cuore d’oro, che se ne sono andate troppo presto. Stefano, allenatore e punto di riferimento del basket giovanile, si è spento lo scorso maggio a soli 30 anni, mentre Fausto è rimasto coinvolto qualche mese dopo in un tragico incidente in Valtellina.
Il coloratissimo progetto che da oggi in poi darà un nuovo volto al campo da basket, è stato disegnato dall’artista originaria di Bresso Francesca Cassani, che ha subito accolto con entusiasmo la proposta dell’amico di Stefano, Mirko, e dall’amministrazione comunale del sindaco Gualtiero Chiricò.
Nelle ultime settimane, dunque, decine e decine di mani e di “cuori” hanno preso parte volontariamente al progetto, dedicando ore del proprio tempo per dare colore all’opera.
“Nonostante io possa mettere disegni e colori, l’amore lo mettono le persone che hanno conosciuto Stefano e Fausto” ha affermato infatti l’artista. Anche il primo cittadino di Barzanò si è detto entusiasta del lavoro realizzato, ricordando come in alcuni momenti la cittadinanza si stringa metaforicamente in un abbraccio, e proprio con questo spirito si è svolta l’inaugurazione di ieri.
“Da oggi questo spazio pubblico diventa un’unicità, perché unisce forme, colori e geometrie a ricordo di due persone che della pallacanestro erano innamorate e che sentiamo oggi vicino a noi” ha continuato Chiricò, cogliendo l’occasione per ringraziare tutti i volontari, l’artista e i donatori che hanno compiuto un atto di bene per la cittadinanza.
Anche l’amico Mirko, che un anno fa è stato il primo a maturare l’idea della realizzazione di un progetto, ha voluto rivolgere tantissimi grazie, uno speciale rivolto al giovane Jacopo Maranesi, per il grande contributo economico che ha deciso di donare a favore del progetto.
“Questo campetto è importante perché guardando questa immagine riesco a vedere quando ero un ragazzino e giocavo con Stefano, nonostante fossero estate e facesse caldissimo” ha affermato. “Stefano, per chi lo conosceva, era un persona che ha sempre messo gli altri davanti a sé stesso, persino nei momenti di malattia”.
Come ha spiegato, inizialmente il lavoro artistico prevedeva come soggetto unicamente Stefano ma, dopo la scomparsa di Fausto Cazzaniga nell’agosto del 2024, si è deciso di realizzare, grazie alla fattiva collaborazione di Daniel Rigamonti, amico fin dall'infanzia di quest'ultimo, un’opera che potesse ricordarli entrambi, legati dalla stessa passione per il basket. Colori vivaci e allegri, dunque, quelli scelti per ricordare le vite di due persone di grande spirito, accumunate da un forte amore per lo sport, inteso come mezzo per unire le vite delle persone, per fare amicizia e gruppo.
Due uomini sportivi, entrambi accumunati dallo sguardo schivo, dal sorriso e da una leggera timidezza. Fausto Cazzaniga, poi, è stato ricordato ieri da alcuni amici e da Guido Besana, che ha ricordato gli anni trascorsi insieme nella polisportiva interamente dedicati allo sport.

A chiudere l’iniziativa e l’inaugurazione del campo –e della targa con una citazione di Kobe Bryant che è stata installata nel parco – le parole della sorella di Stefano, Alessia Magni, che ha sottolineato nuovamente la grande riconoscenza nei confronti degli amici e dei volontari, simbolo del fatto che la storia dei due giovani atleti sia stata segnata non solo dal basket, ma anche e soprattutto dall’amicizia.
Al termine del momento istituzionale, dunque, tutti i presenti si sono spostati nei pressi del campo da basket, per scattare una foto con il drone insieme all’artista, per poi godersi un rinfresco. Intorno alle 19, dunque, ha preso il via una “partitella” in ricordo dei due amici: la prima sul campo che li raffigura.
La speranza è che ogni bambino e ogni ragazzo che calpesterà lo spazio di Parco Mézierès, abbia la voglia di chiedersi: “Ma chi erano questi due?”, e scoprire una storia fatta di legami e passione.
S.L.F.