Barzanò omaggia Manara a 200 anni dalla nascita, contro l'indifferenza

In occasione del bicentenario della nascita di Luciano Manara il Comune di Barzanò, insieme al Gruppo Turismo, ha organizzato una giornata commemorativa dell’eroe del Risorgimento e delle Cinque Giornate di Milano per non dimentare la vita di un giovane che ha combattuto e si è sacrificato per la patria e che può insegnare molto ai giovani di oggi. 
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Luciano Manara

Per l’occasione Poste Italiane ha pubblicato 1000 cartoline, in edizione limitata, che potevano essere impreziosite con la marcatura dell’annullo con il francobollo commemorativo di Luciano Manara, emesso il 25 marzo, data della nascita.
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Molte persone si sono messe in coda per poter acquistare, oltre alle cartoline, carte valori, insieme a folder, tessere e bollettini selezionati e realizzati per l’evento. Il timbro figurato sarà disponibile per 60 giorni allo sportello filatelico di Merate, per essere poi depositato al Museo Storico della Comunicazione di Roma.
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Il sindaco Gualtiero Chiricò

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Per celebrare la memoria di Luciano Manara nel caldo pomeriggio di domenica si sono riunite in Piazza Mercato molte autorità: era presente il Sindaco di Barzanò, Gualtiero Chiricò, insieme a Alessandra Hofmann, Presidente della Provincia e Sindaco di Monticello; il Maresciallo Ezio Riboldi; Loredana Lenza, responsabile del servizio filatelia di Poste Italiane della zona. Hanno partecipato anche i sindaci di Missaglia e Cremella, i Consiglieri Regionali Giacomo Zamperini e Gian Mario Fragomeli. Questi ultimi hanno ricordato il sacrificio di Manara, sottolineando come oggi la sfida sia soprattutto combattere l’indifferenza verso situazioni di bisogno e per gli altri, incitando i giovani a sentirsi patrioti chiedendosi cosa possano fare per la comunità a cui appartengono e per gli altri. 
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Al microfono Giacomo Zamperini

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Figure come Manara incarnano anche la storia del territorio e di Lecco che, dopo le Cinque Giornate, ottenne la denominazione di città e non più di borgo. Questa storia, questo spirito di appartenza va recuperato e alimentato nei giovani che, come ricorda Alessandra Hofmann, “devono imparare ad essere orgogliosi del tricolore e dei valori che rappresenta. Per questo celebrare oggi questo eroe risorgimentale è importante, soprattutto per quello che lascerà in futuro con il francobollo che spero possa girare tutta l’Italia”. 
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Alessandra Hofmann

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Il sindaco Chiricò è intervenuto sottolineando l’importanza di momenti come questi che sono insieme di ricordo e di riconoscenza per un uomo di cui Barzanò ospita le spoglie e con cui il paese ha un legame indissolubile. “È anche il ricordo di tutti coloro che hanno speso la propria vita per una causa giusta senza nemmeno vederne il compimento in questo caso”. 
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Mara Minasi

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Mara Minasi, Responsabile del Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina, ha preso parola sostenendo che è importante prendere spunto da coloro che ci hanno preceduto, conoscerne la storia, sentire quello che hanno da insegnarci nei luoghi che hanno calcato e dove riposano.
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 Roberto Nivolo

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Allo stesso modo Roberto Nivolo, del Museo risorgimentale di Asti, ha condiviso questo pensiero, ponendo l’accento sulla mancanza di cultura dilagante, richiamando la necessità di tornare a studiare e conoscere la storia che ci ha portato a ciò che oggi conosciamo e alla vita che possiamo sperimentare grazie a chi ci ha preceduto, agli eroi che hanno combattuto.
Di particolare interesse anche gli interventi di Stefano Cereda - che ha redatto qualche anno fa una tesi di laurea dedicata a Manara - e Michele Vitali, erede delle famiglie barzanesi Paladini e Galliani, la cui storia è legata a doppio filo non soltanto a Barzanò, ma alle Cinque Giornate di Milano. 
Infine, il Gruppo musicale Sonoritas di Viganò ha intonato la canzone “La bella Gigogin” concludendo il momento di celebrazione, che non è stato però finale di giornata, andata avanti con le visite guidate al Percorso del Risorgimento e la messa.
C.F.
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