Barzanò: abbraccia un'anziana al cimitero per rubarle il prezioso orologio
Una confidenza - e soprattutto un'insistenza - che era parsa sospetta alla vittima. Qualche istante più tardi, l'amara scoperta: quella donna, ben vestita e truccata di tutto punto, le aveva sottratto il prezioso orologio che portava al polso, gradito dono del marito defunto.
Ha davvero dell'incredibile quel che è accaduto nella mattinata di ieri al cimitero di Barzanò, nella parte nuova, con accesso da Via Grandi.
Erano da poco trascorse le 11, quando un'anziana ha raggiunto la struttura per il riposo eterno in compagnia della figlia. Mentre quest'ultima attendeva all'esterno, con il proprio cane, la congiunta - portatasi in visita alla tomba del consorte per dare un po' di acqua ai fiori - una (al momento ignota) giovane si è avvicinata alla vittima, approfittando dell'assenza di altri visitatori.
''Che bella signora, posso abbracciarla?'' avrebbe chiesto la donna all'anziana, chinata verso il monumento per bagnare i fiori e rimasta quasi senza parole di fronte a quei complimenti eccessivi e ripetuti e soprattutto all'insistenza con la quale la sconosciuta cercava il contatto fisico.
Se inizialmente la barzanese credeva di avere a che fare con la parente in visita alla tomba di un proprio caro, ci è voluto poco per capire che quell'incursione domenicale aveva tutt'altro scopo. Durante quegli abbracci in un certo senso subiti, l'ottantenne ha infatti avvertito una stretta al braccio, tanto da chiedere a gran voce alla donna di allontanarsi, non avendo alcun motivo per riservarle quella condotta così confidenziale.
Detto...fatto. Se la sconosciuta ha lasciato il camposanto a passo svelto, qualche minuto più tardi la vittima ha appreso di essere stata derubata del prezioso Rolex che portava al polso. Un furto - messo a segno con destrezza ed inganno - dal duplice valore: economico, ma soprattutto affettivo, trattandosi di un regalo ricevuto dal marito, defunto da tempo.
A quel punto, dopo aver richiamato l'attenzione di un'altra donna presente in quegli istanti all'interno del cimitero e della figlia che nel frattempo l'attendeva all'esterno - ma in un'altra zona rispetto a quella probabilmente utilizzata dalla malvivente per dileguarsi - all'anziana non è rimasto altro che segnalare l'episodio ai Carabinieri. Quando si è portata in caserma, insieme alla figlia, sul braccio portava ancora i segni dell'orologio strappatole via.
Non si tratterebbe peraltro di un caso isolato; nei giorni scorsi qualcosa di molto simile sarebbe avvenuto a Barzanò, così come a Merate e a La Valletta Brianza. Difficile stabilire se ad agire sia stata la stessa persona (una giovane donna con i capelli castani raccolti in una coda di cavallo e gli occhiali scuri); qualche risposta utile potrebbe giungere dal sistema di videosorveglianza che immortala gli accessi al cimitero barzanese. Un luogo di memoria, riflessione e devozione, che ieri mattina si è trasformato nello scenario di un episodio increscioso e vile, poichè messo in atto ai danni di una persona anziana e dunque fragile.
Ha davvero dell'incredibile quel che è accaduto nella mattinata di ieri al cimitero di Barzanò, nella parte nuova, con accesso da Via Grandi.

I Carabinieri all'ingresso del cimitero di Barzanò in una foto d'archivio
Erano da poco trascorse le 11, quando un'anziana ha raggiunto la struttura per il riposo eterno in compagnia della figlia. Mentre quest'ultima attendeva all'esterno, con il proprio cane, la congiunta - portatasi in visita alla tomba del consorte per dare un po' di acqua ai fiori - una (al momento ignota) giovane si è avvicinata alla vittima, approfittando dell'assenza di altri visitatori.
''Che bella signora, posso abbracciarla?'' avrebbe chiesto la donna all'anziana, chinata verso il monumento per bagnare i fiori e rimasta quasi senza parole di fronte a quei complimenti eccessivi e ripetuti e soprattutto all'insistenza con la quale la sconosciuta cercava il contatto fisico.
Se inizialmente la barzanese credeva di avere a che fare con la parente in visita alla tomba di un proprio caro, ci è voluto poco per capire che quell'incursione domenicale aveva tutt'altro scopo. Durante quegli abbracci in un certo senso subiti, l'ottantenne ha infatti avvertito una stretta al braccio, tanto da chiedere a gran voce alla donna di allontanarsi, non avendo alcun motivo per riservarle quella condotta così confidenziale.
Detto...fatto. Se la sconosciuta ha lasciato il camposanto a passo svelto, qualche minuto più tardi la vittima ha appreso di essere stata derubata del prezioso Rolex che portava al polso. Un furto - messo a segno con destrezza ed inganno - dal duplice valore: economico, ma soprattutto affettivo, trattandosi di un regalo ricevuto dal marito, defunto da tempo.
A quel punto, dopo aver richiamato l'attenzione di un'altra donna presente in quegli istanti all'interno del cimitero e della figlia che nel frattempo l'attendeva all'esterno - ma in un'altra zona rispetto a quella probabilmente utilizzata dalla malvivente per dileguarsi - all'anziana non è rimasto altro che segnalare l'episodio ai Carabinieri. Quando si è portata in caserma, insieme alla figlia, sul braccio portava ancora i segni dell'orologio strappatole via.
Non si tratterebbe peraltro di un caso isolato; nei giorni scorsi qualcosa di molto simile sarebbe avvenuto a Barzanò, così come a Merate e a La Valletta Brianza. Difficile stabilire se ad agire sia stata la stessa persona (una giovane donna con i capelli castani raccolti in una coda di cavallo e gli occhiali scuri); qualche risposta utile potrebbe giungere dal sistema di videosorveglianza che immortala gli accessi al cimitero barzanese. Un luogo di memoria, riflessione e devozione, che ieri mattina si è trasformato nello scenario di un episodio increscioso e vile, poichè messo in atto ai danni di una persona anziana e dunque fragile.
G.C.