Barzago, la precisazione dei medici: ''vi spieghiamo perchè siamo costretti a trasferirci''
Buongiorno.
Abbiamo letto l'articolo da voi pubblicato circa la sospensione temporanea degli ambulatori di Barzago.
Vorremmo dare la reale fotografia di come stiamo lavorando noi medici dell 'Associazione da gennaio 2023 , quando siamo stati trasferiti nella sede dell’ex centro anziani, dove doveva trattarsi di un trasferimento provvisorio, dato che i locali non sono adatti allo svolgimento della professione medica ambulatoriale in quanto non è possibile aprire le finestre trovandosi al piano terra, non è disponibile un bagno riservato al solo personale medico e non ci sono i lavandini all’interno dei singoli studi, rendendo quindi impossibile visitare o eseguire medicazioni ai pazienti senza dover uscire e andare nel bagno, talvolta utilizzato anche da persone di passaggio.
Nell’ultimo anno e mezzo sono state molteplici le nostre disponibilità di incontro per trovare un accordo, durante l’ultima occasione di incontro con il consigliere comunale c’è stato detto che purtroppo mancavano i soldi per inserire un climatizzatore, assicuriamo che non fosse questa la nostra richiesta per rientrare negli studi medici in cui si è lavorato fino al 2022, sarebbe stato sufficiente riaprirli con pregi e difetti che i suddetti hanno sempre avuto. Da marzo 2023 abbiamo richiesto gentilmente all’amministrazione comunale di riservare un posto per il medico davanti all’accesso dell’ambulatorio provvisorio richiesta che è stata dapprima accolta e poi mai eseguita è stato fatto notare più volte è un problema relativo al riscaldamento durante l’inverno che si spegneva autonomamente più presto dell’orario di conclusione degli ambulatori è una serie di problemi con la caldaia che ci hanno fatto lavorare al freddo per una parte dell’inverno.
Ad oggi l’agibilità degli ambulatori è praticamente nulla: non è possibile aprire le finestre e questo causa una cappa di calore all’interno degli studi per cui accogliere un paziente con difficoltà respiratorie e cardiovascolari diventa improponibile: nelle stanze si arriva ad avere oltre i 30°. Non è possibile aprire le finestre che danno sul marciapiede e sul cortiletto comunale dove spesso si ritrovano delle persone a chiacchierare quindi si andrebbe a ledere la privacy dei pazienti. Sulle finestre che danno sul lato della strada spesso e volentieri vengono lasciati cassonetti della spazzatura che con il caldo diventano maleodoranti, rendendo ancora meno possibile l’apertura degli infissi. La connessione Internet è un’ulteriore problema infatti ci sono periodi in cui siamo costretti ad utilizzare le nostre personali connessioni cosa che può essere funzionale sul breve tempo ma chiaramente diventa insostenibile nel lungo periodo.
L’iter decisionale è durato diversi mesi e chiaramente nessuno di noi voleva arrivare a questo punto tuttavia, dopo aver ricevuto la promessa che per Pasqua gli ambulatori sarebbero tornati disponibili e agibili ci siamo ritrovati al 25 giugno ancora nelle medesime condizioni degli anni precedenti di conseguenza, dopo aver dato disponibilità più volte al dialogo, abbiamo deciso all’ UNANIMITA' di prendere una posizione forte perché la gestione della salute dei pazienti è per noi una priorità e quindi la scelta è stata quella di garantire l’assistenza ai pazienti in ambienti in cui sia per loro sicuro essere visitati. Ci spiace aver dovuto ricorrere a questa tipologia di azione per avere dall’amministrazione comunale una risposta efficace di possibilità di rientro dopo i primi 15 giorni di luglio, con l’amministrazione eravamo stati chiari le nostre richieste erano state mosse nell’arco degli anni più e più volte. Certo avevamo già capito che i lavori sarebbero durati più di sei mesi, nonostante le promesse della precedente amministrazione, ma non pensavamo nemmeno di dover rimanere bloccati per due anni e mezzo in una realtà poco adatta allo svolgimento della nostra professione, mantenendo peraltro invariato l' affitto annuale che ciascun medico paga al Comune per usufruire degli ambulatori comunali.
Precisiamo inoltre che la foto pubblicata dalla stampa NON è l'attuale localizzazione dello svolgimento della nostra attività e che la nostra decisione NON e' dovuta ,come sembra dal vostro articolo, alla mancanza di aria condizionata che comunque non abbiamo mai avuto e neppure ora avremo nei nostri abituali ambulatori di Barzago in cui attendiamo trasferimento, ma per tutte le motivazioni descritte sopra.
E precisiamo che per i pazienti anziani senza una reale possibilità di recarsi negli altri nostri ambulatori, siamo ovviamente disposti a visitarli al domicilio.
Il Dott. Coduri non può esimersi dal recarsi a Barzago in quanto i suoi orari di Cassago si sovrappongono a quelli della dott.ssa Drigo.
Chiediamo vivamente che questa nostra esposizione dell'attuale situazione venga pubblicata come gli articoli a cui diamo risposta.
Cordialmente, a disposizione.
Abbiamo letto l'articolo da voi pubblicato circa la sospensione temporanea degli ambulatori di Barzago.
Vorremmo dare la reale fotografia di come stiamo lavorando noi medici dell 'Associazione da gennaio 2023 , quando siamo stati trasferiti nella sede dell’ex centro anziani, dove doveva trattarsi di un trasferimento provvisorio, dato che i locali non sono adatti allo svolgimento della professione medica ambulatoriale in quanto non è possibile aprire le finestre trovandosi al piano terra, non è disponibile un bagno riservato al solo personale medico e non ci sono i lavandini all’interno dei singoli studi, rendendo quindi impossibile visitare o eseguire medicazioni ai pazienti senza dover uscire e andare nel bagno, talvolta utilizzato anche da persone di passaggio.
Nell’ultimo anno e mezzo sono state molteplici le nostre disponibilità di incontro per trovare un accordo, durante l’ultima occasione di incontro con il consigliere comunale c’è stato detto che purtroppo mancavano i soldi per inserire un climatizzatore, assicuriamo che non fosse questa la nostra richiesta per rientrare negli studi medici in cui si è lavorato fino al 2022, sarebbe stato sufficiente riaprirli con pregi e difetti che i suddetti hanno sempre avuto. Da marzo 2023 abbiamo richiesto gentilmente all’amministrazione comunale di riservare un posto per il medico davanti all’accesso dell’ambulatorio provvisorio richiesta che è stata dapprima accolta e poi mai eseguita è stato fatto notare più volte è un problema relativo al riscaldamento durante l’inverno che si spegneva autonomamente più presto dell’orario di conclusione degli ambulatori è una serie di problemi con la caldaia che ci hanno fatto lavorare al freddo per una parte dell’inverno.

L’iter decisionale è durato diversi mesi e chiaramente nessuno di noi voleva arrivare a questo punto tuttavia, dopo aver ricevuto la promessa che per Pasqua gli ambulatori sarebbero tornati disponibili e agibili ci siamo ritrovati al 25 giugno ancora nelle medesime condizioni degli anni precedenti di conseguenza, dopo aver dato disponibilità più volte al dialogo, abbiamo deciso all’ UNANIMITA' di prendere una posizione forte perché la gestione della salute dei pazienti è per noi una priorità e quindi la scelta è stata quella di garantire l’assistenza ai pazienti in ambienti in cui sia per loro sicuro essere visitati. Ci spiace aver dovuto ricorrere a questa tipologia di azione per avere dall’amministrazione comunale una risposta efficace di possibilità di rientro dopo i primi 15 giorni di luglio, con l’amministrazione eravamo stati chiari le nostre richieste erano state mosse nell’arco degli anni più e più volte. Certo avevamo già capito che i lavori sarebbero durati più di sei mesi, nonostante le promesse della precedente amministrazione, ma non pensavamo nemmeno di dover rimanere bloccati per due anni e mezzo in una realtà poco adatta allo svolgimento della nostra professione, mantenendo peraltro invariato l' affitto annuale che ciascun medico paga al Comune per usufruire degli ambulatori comunali.
Precisiamo inoltre che la foto pubblicata dalla stampa NON è l'attuale localizzazione dello svolgimento della nostra attività e che la nostra decisione NON e' dovuta ,come sembra dal vostro articolo, alla mancanza di aria condizionata che comunque non abbiamo mai avuto e neppure ora avremo nei nostri abituali ambulatori di Barzago in cui attendiamo trasferimento, ma per tutte le motivazioni descritte sopra.
E precisiamo che per i pazienti anziani senza una reale possibilità di recarsi negli altri nostri ambulatori, siamo ovviamente disposti a visitarli al domicilio.
Il Dott. Coduri non può esimersi dal recarsi a Barzago in quanto i suoi orari di Cassago si sovrappongono a quelli della dott.ssa Drigo.
Chiediamo vivamente che questa nostra esposizione dell'attuale situazione venga pubblicata come gli articoli a cui diamo risposta.
Cordialmente, a disposizione.
L’Associazione Medica.
Dott.ssa P. Drigo
Dott.ssa C. Galimberti
Dott. D. Riva
Dott. M.Coduri
