C’è un problema? A Molteno si chiude e basta
Gentile redazione di Casateonline,
leggo con sconcerto le dichiarazioni del sindaco Chiarella a proposito della chiusura dei servizi igienici presso il cimitero (https://www.casateonline.it/notizie/150292/molteno-project-financing-per-l-illuminazione-pubblica).
È davvero questa l’idea di amministrazione pubblica? Davvero si ritiene accettabile punire un intero paese perché qualche incivile ha lasciato i bagni ''in condizioni impietose''?
La logica è sempre la stessa: non possiamo controllare, quindi chiudiamo. Non possiamo vigilare, quindi rinunciamo. E chi ci rimette? I cittadini onesti, le persone anziane, chi frequenta il cimitero e si trova senza un servizio essenziale.
E che dire delle condizioni del Monumento ai Caduti? È in condizioni pietose da Aprile! Anche qui si attende, si temporeggia, si parla di ''costi onerosi'' come se fosse una novità. Ma intanto il decoro va a rotoli.
Un’amministrazione comunale dovrebbe essere la prima a dare l’esempio, non solo nei grandi progetti, ma anche e soprattutto nelle piccole cose quotidiane, come la manutenzione del verde. Invece si assiste all’effetto opposto: il cattivo esempio si diffonde tra i cittadini. Sempre più spesso si vedono muretti e camminamenti privati attigui ai marciapiedi invasi da foglie, erbacce, ramaglie che i privati non rimuovono. Piante che sporgono dai giardini sulla pubblica via.
E il Comune? Qualche ordinanza qua e là, spesso in periferia, alcune delle quali nemmeno vengono rispettate. Terreni privati che sembrano jungle da anni! Aree pubbliche indebitamente occupate! Incuria che dilaga.
Il signor Sindaco – o qualcuno della Giunta – ha mai provato a camminare dietro all’ex municipio, nella strettoia pedonale? Lo invito a farlo: troverà rami di un giardino privato che invadono completamente il camminamento e si arrampicano sull'edificio pubblico. Per coerenza, a questo punto, perché non applicare la stessa logica usata per i bagni del cimitero? Perché non transennare il passaggio?
Dato che qualcuno butta i rifiuti domestici nei cestini pubblici, perché non togliere i cestini?! Ah no! Quello è già stato fatto!
Un Comune che si arrende, che chiude, che rinuncia, non fa il proprio dovere. E soprattutto non educa nessuno.
Distinti saluti,
leggo con sconcerto le dichiarazioni del sindaco Chiarella a proposito della chiusura dei servizi igienici presso il cimitero (https://www.casateonline.it/notizie/150292/molteno-project-financing-per-l-illuminazione-pubblica).
È davvero questa l’idea di amministrazione pubblica? Davvero si ritiene accettabile punire un intero paese perché qualche incivile ha lasciato i bagni ''in condizioni impietose''?
La logica è sempre la stessa: non possiamo controllare, quindi chiudiamo. Non possiamo vigilare, quindi rinunciamo. E chi ci rimette? I cittadini onesti, le persone anziane, chi frequenta il cimitero e si trova senza un servizio essenziale.
E che dire delle condizioni del Monumento ai Caduti? È in condizioni pietose da Aprile! Anche qui si attende, si temporeggia, si parla di ''costi onerosi'' come se fosse una novità. Ma intanto il decoro va a rotoli.
Un’amministrazione comunale dovrebbe essere la prima a dare l’esempio, non solo nei grandi progetti, ma anche e soprattutto nelle piccole cose quotidiane, come la manutenzione del verde. Invece si assiste all’effetto opposto: il cattivo esempio si diffonde tra i cittadini. Sempre più spesso si vedono muretti e camminamenti privati attigui ai marciapiedi invasi da foglie, erbacce, ramaglie che i privati non rimuovono. Piante che sporgono dai giardini sulla pubblica via.
E il Comune? Qualche ordinanza qua e là, spesso in periferia, alcune delle quali nemmeno vengono rispettate. Terreni privati che sembrano jungle da anni! Aree pubbliche indebitamente occupate! Incuria che dilaga.
Il signor Sindaco – o qualcuno della Giunta – ha mai provato a camminare dietro all’ex municipio, nella strettoia pedonale? Lo invito a farlo: troverà rami di un giardino privato che invadono completamente il camminamento e si arrampicano sull'edificio pubblico. Per coerenza, a questo punto, perché non applicare la stessa logica usata per i bagni del cimitero? Perché non transennare il passaggio?
Dato che qualcuno butta i rifiuti domestici nei cestini pubblici, perché non togliere i cestini?! Ah no! Quello è già stato fatto!
Un Comune che si arrende, che chiude, che rinuncia, non fa il proprio dovere. E soprattutto non educa nessuno.
Distinti saluti,
Max C.