Barzanò: gli Alpini ricordano i 100 anni dalla fondazione
Archiviata da una settimana la tradizionale e sempre apprezzata Festa Alpina, le penne nere di Barzanò sono tornate a riunirsi nel pomeriggio di sabato 19 luglio in Piazza Mercato, per proseguire le celebrazioni legate al centenario di fondazione, un traguardo importante che l’intera comunità ha già avuto modo di onorare nel corso del 2025.

Tra gli eventi significativi che hanno scandito l’anno, va ricordata la cerimonia tenutasi a fine maggio presso la baita, alla presenza degli alunni della scuola primaria che hanno realizzato il logo stampato sulla maglietta ufficiale del centenario.

In quell’occasione, erano state consegnate delle targhe commemorative ai familiari dei cinque fondatori del gruppo: Felice Beretta, Alfredo Mapelli, Anselmo Perego, Giuseppe Perego e Cesare Schieroni. Furono loro, nel 1925 – pochi anni dopo la fine della Grande Guerra – a dare vita a una realtà destinata a durare nel tempo, coinvolgendo generazioni di uomini, donne e i loro familiari.

Da allora sono passati cento anni, molti alpini sono "andati avanti", ma il sodalizio barzanese è oggi più vivo che mai. A testimonianza dell’importanza del gruppo per la comunità, il Premio Canonica che il Comune ha voluto conferire proprio alle penne nere in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Vito, lo scorso giugno.
Sabato pomeriggio gli Alpini barzanesi, guidati dal capogruppo Francesco Motta, sono stati i protagonisti di una sentita sfilata che ha attraversato le vie del paese, alla presenza delle autorità comunali – con in testa il sindaco Gualtiero Chiricò – e di diversi amministratori del territorio. Presente anche Emiliano Invernizzi, presidente della sezione ANA di Lecco, accompagnato da alcuni membri del consiglio, nonché il consigliere nazionale Renato Spreafico e il maresciallo Ezio Riboldi, comandante della stazione dei Carabinieri di Cremella.

Accanto a loro, i labari delle principali associazioni del territorio e, naturalmente, la fanfara alpina di Asso, che ha accompagnato il corteo rendendo ancora più coinvolgente l’atmosfera.

Momento particolarmente toccante quello vissuto al Parco delle Rimembranze, dinnanzi al municipio, dove è stata deposta una corona d’alloro di fronte al monumento ai caduti e a quello dedicato agli alpini ''andati avanti''.

La cerimonia è poi proseguita in largo V Alpini, nei pressi dell’ufficio postale, con una seconda deposizione, prima di fare ingresso in chiesa per la messa celebrata dal parroco don Renato Cameroni, ormai prossimo alla conclusione del suo ministero nelle parrocchie di Barzanò, Sirtori e Cremella dopo quasi dieci anni di servizio.

Ad impreziosire la liturgia, le emozionanti voci del Coro Grigna, che hanno accompagnato la celebrazione fino al termine della stessa. La giornata si è chiusa con il ritorno alla baita dove i partecipanti hanno potuto condividere un momento di convivialità grazie a un ricco e gustoso rinfresco aperto a tutta la cittadinanza.

Alcune immagini della cerimonia di sabato pomeriggio
Tra gli eventi significativi che hanno scandito l’anno, va ricordata la cerimonia tenutasi a fine maggio presso la baita, alla presenza degli alunni della scuola primaria che hanno realizzato il logo stampato sulla maglietta ufficiale del centenario.

In quell’occasione, erano state consegnate delle targhe commemorative ai familiari dei cinque fondatori del gruppo: Felice Beretta, Alfredo Mapelli, Anselmo Perego, Giuseppe Perego e Cesare Schieroni. Furono loro, nel 1925 – pochi anni dopo la fine della Grande Guerra – a dare vita a una realtà destinata a durare nel tempo, coinvolgendo generazioni di uomini, donne e i loro familiari.

Da allora sono passati cento anni, molti alpini sono "andati avanti", ma il sodalizio barzanese è oggi più vivo che mai. A testimonianza dell’importanza del gruppo per la comunità, il Premio Canonica che il Comune ha voluto conferire proprio alle penne nere in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Vito, lo scorso giugno.
Sabato pomeriggio gli Alpini barzanesi, guidati dal capogruppo Francesco Motta, sono stati i protagonisti di una sentita sfilata che ha attraversato le vie del paese, alla presenza delle autorità comunali – con in testa il sindaco Gualtiero Chiricò – e di diversi amministratori del territorio. Presente anche Emiliano Invernizzi, presidente della sezione ANA di Lecco, accompagnato da alcuni membri del consiglio, nonché il consigliere nazionale Renato Spreafico e il maresciallo Ezio Riboldi, comandante della stazione dei Carabinieri di Cremella.

Da sinistra il capogruppo Francesco Motta, il maresciallo Ezio Riboldi, il sindaco Gualtiero Chiricò, il consigliere nazionale ANA, Renato Spreafico e il presidente ANA Lecco, Emiliano Invernizzi
Accanto a loro, i labari delle principali associazioni del territorio e, naturalmente, la fanfara alpina di Asso, che ha accompagnato il corteo rendendo ancora più coinvolgente l’atmosfera.

La fanfara alpina di Asso
Momento particolarmente toccante quello vissuto al Parco delle Rimembranze, dinnanzi al municipio, dove è stata deposta una corona d’alloro di fronte al monumento ai caduti e a quello dedicato agli alpini ''andati avanti''.

La cerimonia è poi proseguita in largo V Alpini, nei pressi dell’ufficio postale, con una seconda deposizione, prima di fare ingresso in chiesa per la messa celebrata dal parroco don Renato Cameroni, ormai prossimo alla conclusione del suo ministero nelle parrocchie di Barzanò, Sirtori e Cremella dopo quasi dieci anni di servizio.

Ad impreziosire la liturgia, le emozionanti voci del Coro Grigna, che hanno accompagnato la celebrazione fino al termine della stessa. La giornata si è chiusa con il ritorno alla baita dove i partecipanti hanno potuto condividere un momento di convivialità grazie a un ricco e gustoso rinfresco aperto a tutta la cittadinanza.
