Barzanò: il sogno di Giorgio, affetto dalla SLA: raggiungere il Pass Lunghin sulla joelette

C’è chi si arrende davanti alle difficoltà e chi, invece, non smette di sognare e punta ancora più in alto. È il caso di Giorgio Antezza, cittadino di Matera trasferitosi a Barzanò da quindici anni, che dal 2022 lotta contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), una malattia neurodegenerativa che causa la perdita progressiva dei motoneuroni, portando a paralisi muscolare e difficoltà respiratorie. Una diagnosi drammatica che, nonostante tutto, ha unito ancora di più la sua famiglia e non ha spento la sua voglia di vivere e di conquistare traguardi che sembrano impossibili. Tra questi il sogno di raggiungere il Pass Lunghin, un valico alpino situato in Svizzera, continuando così a coltivare la sua passione per le camminate e per la natura in compagnia delle persone che ama e che lo sostengono da sempre.
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Giorgio Antezza sulla joelette

Giorgio è giunto in Brianza nel 1989, a seguito della sua domanda lavorativa tramite collocamento in provincia di Como e della vittoria di un concorso presso il Comune di Casatenovo dove si è occupato prima dell’acquedotto e successivamente della manutenzione delle strade e delle scuole. Dopo aver scoperto di essere malato, non si è perso d’animo e ha continuato a lavorare online in collaborazione con alcuni giovani, assumendo così il ruolo di memoria storica e di guida.
La moglie Carmela Di Giorgio e i loro tre figli non smettono mai di sottolineare il suo coraggio e la sua forza di volontà: ''La malattia è stato un duro colpo per tutti noi, siamo stati subito consapevoli della terribile battaglia che sarebbe seguita. Però Giorgio non si è mai arreso, ha continuato a lavorare e appena ha l’occasione organizza diverse iniziative sia per mettersi alla prova sia per raccogliere fondi da donare a diverse associazioni'' ha rivelato Carmela.
Negli anni precedenti sono già stati realizzati diversi progetti e raggiunti numerosi obiettivi su sua iniziativa, tra tutti la promozione e la partecipazione durante la XVII Giornata Nazionale per i malati di SLA alla camminata per i rioni di Matera, sostenuta anche dall’associazione ''Con Cuore Impavido'' appoggiata da AISLA. Quest’ultima ha messo a sua disposizione una joelette, una speciale carrozzina con una ruota che, con l’aiuto di due persone, gli ha permesso di attraversare l’intero percorso e di ripercorrere le strade della sua città d’origine.
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Stimolato dalle storie di alcuni atleti paraolimpici che si sono raccontati in televisione, Giorgio ha voluto porsi un nuovo obiettivo, quello di raggiungere la vetta del Pass Lunghin. ''Il progetto nasce dal desidero di realizzare un sogno e raggiungere un luogo molto simbolico per la pace del mondo. Infatti il Pass Lunghin è lo spartiacque di tre mari diversi: un ruscello arriva nel Reno per poi raggiungere l'Oceano Atlantico e, attraverso le correnti, tocca ogni angolo del mondo. Un secondo ruscello sgorga nel Danubio che sfocia a sua volta nel Mar Nero, bagnando le coste dell’Ucraina, odierno focolaio di guerra. Un terzo ruscello si immette nel Po che defluisce nel Mar Mediterraneo, raggiungendo le rive di Gaza e Israele, altro luogo di conflitto. La mia ambizione è quella di arrivare in vetta al Pass Lunghin e versare simbolicamente per terra dell'acqua. Questo gesto, secondo il mio pensiero, è un segno di pace per tutto il mondo in quanto questo elemento naturale ha in sé la forza di spegnere ogni focolaio di guerra'' ha spiegato Giorgio in modo determinato.
Nonostante l’iniziativa sia sostenuta da ''Dappertutto'' OdV, un’associazione che offre un aiuto concreto ai disabili e alle loro famiglie nell’abbattimento delle barriere architettoniche, Giorgio e la sua famiglia, data la complessità del percorso, sono alla ricerca di sponsor che sostengano e sensibilizzino questa proposta. I fondi raccolti saranno messi a disposizione di tutte le associazioni che desidereranno collaborare e della ricerca che si occupa di apportare sviluppi riguardanti le conoscenze e le possibili cure per la SLA.
C.Fu.
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