#Leccohafamedipace: prime adesioni da enti e volontari
L'iniziativa era stata presentata due settimane fa presso il municipio di Casatenovo, ente capofila del Comitato Lecchese per la Pace e la Cooperazione tra i popoli (ne avevamo parlato QUI). La campagna #Leccohafamedipace avviata a sostegno dell'emergenza a Gaza, in solidarietà al popolo palestinese, ha raccolto le prime adesioni da parte di comuni e associazioni ed è pronta a partire. Nella giornata di venerdì 12 settembre, l'amministrazione comunale di Merate è stata una delle prime "frazioniste" dello sciopero della fame a staffetta che vedrà coinvolti diversi comuni del nostro territorio.
''Un gesto simbolico che vuole innanzitutto testimoniare la vicinanza alle sofferenze della popolazione di Gaza, stremata dalla fame imposta dal Governo israeliano che da mesi blocca e ostacola la distribuzione di cibo e di aiuti umanitari, determinando una catastrofe di dimensioni immani, denunciata con forza anche dalle Nazioni Unite'' fanno sapere i promotori della campagna, ''Una protesta civile e non violenta, attraverso la quale si intende chiedere al Governo di attuare ufficialmente un embargo sulle forniture militari a Israele, di esercitare ogni forma lecita di pressione politica e diplomatica sul governo israeliano per permettere l’accesso degli aiuti umanitari nella Striscia e di adoperarsi fattivamente per l’immediata indizione di un cessate il fuoco''.

Per il momento si registra l'adesione di alcuni comuni della Brianza che hanno già approvato in sede di giunta la delibera: Merate, Casatenovo, Dolzago, Barzanò, Paderno, Osnago e Lomagna, oltre che di una serie di associazioni e qualche cittadino, che si alterneranno nello sciopero della fame sino al 14 novembre. Il calendario tuttavia è ''work in progress''.
E' ancora possibile segnalare la propria adesione attraverso il modulo online https://for.gle/hhXVsDSA5y8sQLQDA


Per il momento si registra l'adesione di alcuni comuni della Brianza che hanno già approvato in sede di giunta la delibera: Merate, Casatenovo, Dolzago, Barzanò, Paderno, Osnago e Lomagna, oltre che di una serie di associazioni e qualche cittadino, che si alterneranno nello sciopero della fame sino al 14 novembre. Il calendario tuttavia è ''work in progress''.

