Barzanò: weekend di festa a Dagò grazie ai volontari
Il forte desiderio della comunità di Dagò di riportare in vita le antiche tradizioni della corte ha consentito di proporre ormai da qualche anno, una antica festa, dedicata alla Madonna Ausiliatrice. Un'iniziativa andata in scena anche quest'anno dal 19 al 21 settembre.
L’associazione Amici di Dagò si è occupata di organizzare e animare l'evento, grazie ai diversi volontari e volontarie che da qualche anno si impegnano in cucina, al bar, o dove c’è più bisogno, per garantire la buona riuscita della kermesse.

''Quest’anno il ricavato della festa verrà devoluto in beneficenza e utilizzato anche per la ristrutturazione della nostra cappellina'' ha affermato Amalia Vivian del comitato organizzativo. ''Ci siamo impegnati molto per offrire una ricca scaletta: venerdì sera la cena è stata animata da un quizzone e da un musicista amatoriale; mentre sabato pomeriggio la caccia al tesoro organizzata per i bambini tra Dagò bassa e Dagò alta è riuscita benissimo''.
Si è poi svolta una cena, di sabato, sulle tavolate addobbate con antichi detti brianzoli e domenica mattina l’appuntamento è stato dato alle ore 8 per la messa e poi per una colazione comunitaria. Il pranzo, il santo rosario e la cena con tombolata chiuderanno i tre giorni di festa organizzati dall’associazione.
''Siamo molto contenti di vedere qui tanti ragazzi dell'oratorio e giovani cittadini per dare una mano, che ci aiutano moltissimo e sui quali facciamo affidamento per poter mandare avanti questo progetto'' ha poi aggiunto Amalia Vivian.

In un piccolo spazio della corte i volontari e le volontarie dell’associazione hanno saputo riportare in vita lo spirito della corte e della comunità che ha sempre abitato questi luoghi, coinvolgendo i ragazzi più giovani e mostrando la bellezza delle tradizioni antiche che si tramandano nella semplicità.

Per l’occasione, è stata esposta una mostra fotografica, composta da una cinquantina di foto scattate da Valentino Crippa, presidente del Centro di Promozione Sociale Barzanese che traccia un ulteriore collegamento con la vita di corte: scatti che ritraggono persone e momenti di festa che hanno anche quarant'anni, per dimostrare la forza e la tenacia di alcuni rituali collettivi e l’attaccamento della comunità ad essi.
L’associazione Amici di Dagò si è occupata di organizzare e animare l'evento, grazie ai diversi volontari e volontarie che da qualche anno si impegnano in cucina, al bar, o dove c’è più bisogno, per garantire la buona riuscita della kermesse.

''Quest’anno il ricavato della festa verrà devoluto in beneficenza e utilizzato anche per la ristrutturazione della nostra cappellina'' ha affermato Amalia Vivian del comitato organizzativo. ''Ci siamo impegnati molto per offrire una ricca scaletta: venerdì sera la cena è stata animata da un quizzone e da un musicista amatoriale; mentre sabato pomeriggio la caccia al tesoro organizzata per i bambini tra Dagò bassa e Dagò alta è riuscita benissimo''.
Si è poi svolta una cena, di sabato, sulle tavolate addobbate con antichi detti brianzoli e domenica mattina l’appuntamento è stato dato alle ore 8 per la messa e poi per una colazione comunitaria. Il pranzo, il santo rosario e la cena con tombolata chiuderanno i tre giorni di festa organizzati dall’associazione.
''Siamo molto contenti di vedere qui tanti ragazzi dell'oratorio e giovani cittadini per dare una mano, che ci aiutano moltissimo e sui quali facciamo affidamento per poter mandare avanti questo progetto'' ha poi aggiunto Amalia Vivian.

In un piccolo spazio della corte i volontari e le volontarie dell’associazione hanno saputo riportare in vita lo spirito della corte e della comunità che ha sempre abitato questi luoghi, coinvolgendo i ragazzi più giovani e mostrando la bellezza delle tradizioni antiche che si tramandano nella semplicità.

Per l’occasione, è stata esposta una mostra fotografica, composta da una cinquantina di foto scattate da Valentino Crippa, presidente del Centro di Promozione Sociale Barzanese che traccia un ulteriore collegamento con la vita di corte: scatti che ritraggono persone e momenti di festa che hanno anche quarant'anni, per dimostrare la forza e la tenacia di alcuni rituali collettivi e l’attaccamento della comunità ad essi.
L.F.