Cremella, rogo di Via Sessa: il sindaco firma l'ordinanza di inagibilità degli appartamenti. Intanto le indagini proseguono

''Si stanno muovendo un po' tutti con l'obiettivo di poter rientrare prima possibile nelle loro case, anche se ci vorrà tempo''. Così Cristina Brusadelli, sindaco di Cremella, tra una riunione e l'altra, parla dei residenti coinvolti nel devastante incendio che – tra la notte di domenica 21 e lunedì 22 settembre - ha interessato un cascinale situato in Via Sessa, a pochi passi dalla biblioteca comunale, spezzando via in pochi minuti i ricordi di una vita e calando un velo di incertezza sul loro futuro. 
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L'accesso alla corte di Via Sessa scenario del rogo

Un rogo di origine dolosa – come sarebbe emerso a poche ore dall'avvio dell'emergenza, da alcuni elementi raccolti - sul quale stanno indagando i Carabinieri della Compagnia di Merate unitamente al Nucleo Investigativo Antincendi della Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco della Lombardia, che avrebbe potuto avere conseguenze ancora più pesanti. 
Ai danni strutturali si aggiungono infatti le conseguenze patite da alcuni residenti (ospedalizzati la notte stessa e quasi tutti ormai dimessi, compresa una bambina di soli 4 anni) e da un vigile del fuoco, che durante le operazioni di soccorso ha rimediato un trauma alla schiena che gli è costato trenta giorni di prognosi.
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Oggi la corte scenario del gravissimo episodio appare vuota e silenziosa, transennata dalle forze dell'ordine e inaccessibile per gli stessi coinvolti; l'ordinanza firmata nelle scorse ore dal sindaco sancisce infatti l'inagibilità di tutti e sette gli appartamenti ''inibendone l'utilizzo ai proprietari, agli occupanti a qualunque titolo, nonché a chiunque vi possa accedere, sino al perdurare delle condizioni di pericolo''. 
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Due degli alloggi potranno essere nuovamente fruibili dopo alcuni lavori e le necessarie verifiche sugli impianti; i proprietari sono stati soltanto diffidati all'utilizzo degli stessi sino a quando le condizioni di sicurezza non saranno ristabilite. Per gli altri cinque invece serviranno interventi più impegnativi poiché i danni subiti risultano davvero pesanti. In generale però, le tempistiche non si profilano per nulla brevi e i costi da sostenere parecchio ingenti. 
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Vigili del Fuoco e Carabinieri ieri mattina in Via San Giovanni, arteria che interseca Via Sessa

''Per il momento i residenti sono tutti collocati da amici e parenti: noi siamo qui a monitorare la situazione perchè da un giorno all'altro le cose potrebbero cambiare. Al momento non sappiamo quanto tempo ci vorrà'' ha aggiunto Brusadelli che sta seguendo la vicenda insieme al vice Marco Testori. ''Prossimamente ci saranno i primi sopralluoghi dei professionisti incaricati dai proprietari per valutare i danni e gli interventi che servono, mentre si sta lavorando per consentire un ingresso temporaneo agli occupanti per consentire il recupero collettivo di parte dei loro beni''.
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Pochi istanti, l'altra notte, che hanno messo in ginocchio una decina di famiglie che ora, a fronte dei danni materiali e psicologici patiti, chiedono verità e giustizia. A questo proposito le indagini per giungere all'identificazione del responsabile (o dei responsabili) del rogo - che dal probabile punto di innesco si è esteso in poco tempo all'intera cascina nonostante la pioggia battente - proseguono a trecento sessanta gradi, fra testimonianze raccolte e filmati della videosorveglianza.

G.C.
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