Barzanò, Cremella e Sirtori accolgono il neo parroco don Adelio Molteni

Una festa di benvenuto molto sentita quella che si è svolta nel tardo pomeriggio di sabato 11 ottobre a Barzanò, in occasione dell’ingresso del nuovo parroco don Adelio Molteni. Il religioso, che ha ricevuto il mandato lo scorso 5 settembre, guiderà infatti per i prossimi anni la comunità pastorale SS. Nome di Maria, che comprende - oltre a quella barzanese - le parrocchie di Cremella e Sirtori. Presenti infatti per l’occasione i primi cittadini dei tre comuni - Gualtiero Chiricò, Cristina Brusadelli e Matteo Rosa - oltre al maresciallo Ezio Riboldi, comandante dei Carabinieri della stazione di Cremella, e diversi rappresentanti dei sodalizi del territorio. 
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Don Adelio Molteni

Come dicevamo, poco dopo le 17 ha preso il via la cerimonia di benvenuto del parroco presso il Municipio di Barzanò: un’occasione preziosa -per i presenti- per porre al religioso i migliori auguri. Ad aprire l’iniziativa le parole del primo cittadino Chiricò, che ha dimostrato l’entusiasmo per la presenza di così tanti sodalizi, che si muovono sulla stessa traiettoria del parroco stesso. 
''Tutti coloro che sono qui oggi condividono uno scopo comune, ovvero quello di prendersi cura del territorio e della comunità'' ha affermato il sindaco, cogliendo l’occasione per sottolineare l’importanza di accogliere come gruppo don Adelio.
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Don Adelio Molteni tra i sindaci (da destra) Matteo Rosa, Cristina Brusadelli, Gualtiero Chiricò e il maresciallo Ezio Riboldi

Quest’ultimo, a sua volta, ha voluto dire grazie per l’affetto con il quale è stato metaforicamente abbracciato dalla comunità pastorale, un luogo fatto di volti, storie e famiglie. ''Il parroco ha due funzioni principali: da una parte annunziare il Vangelo a nome della Chiesa intera e del Vescovo, vivendo questo testo non come qualcosa di astratto ma come una parola che si incarna nelle persone, nelle famiglie e nei giovani'' ha affermato il religioso in apertura. ''Il mio secondo obiettivo è poi quello di aiutare tutti da un punto di vista religioso e umano, entrando in comunione con la gente''.
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Spazio dunque ai ringraziamenti, che don Adelio ha voluto rivolgere in primis alle associazioni in quanto ''luce in un mondo che altrimenti sarebbe decisamente peggiore'', ma anche ai sindaci presenti per il duro lavoro e al maresciallo Riboldi, simbolo dell’impegno delle Forze dell’Ordine.

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La parola è dunque passata ai primi cittadini di Cremella e Sirtori, entrambi contenti di poter condividere questo momento di festa. ''La presenza di don Adelio rappresenta un nuovo capitolo per la nostra comunità e un’opportunità per rafforzare i legami che ci uniscono come famiglie e cittadini. Un monito per la costruzione di una solida comunità sociale, culturale, civica e umano'' ha affermato Brusadelli. 
Il sindaco Matteo Rosa, invece, ha voluto ricordare l’importanza della semplicità che don Adelio incarna per la costruzione di un gruppo di uomini e donne che sappiano vivere in armonia. ''In un mondo complesso, essere semplice e pronunciare la semplicità è un elemento importante'' ha affermato il primo cittadino di Sirtori. 
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Il corteo composto da sindaci, autorità, associazioni e cittadini si è dunque spostato verso la Chiesa di San Vito per la celebrazione della messa presieduta dal Vicario Episcopale di Lecco monsignor Gianni Cesena, che ha tenuto il rito di inizio mandato ed ingresso nella nuova Comunità Epistolare, alla presenza anche dei famigliari di don Adelio, del sindaco di Carnate (comunità dove quale il sacerdote ha operato sino a poche settimane fa ndr) Rossella Maggiolini e dei religiosi del Decanato di Missaglia. Nel corso dell’omelia il neo parroco ha voluto ricordare ai fedeli presenti l’importanza del seguire la strada del Signore, che non abbandona nemmeno nel corso delle situazioni più difficili. ''Siamo tutti chiamati a seguire la parola d’amore che Dio ha condiviso con noi attraverso il Vangelo'' ha ricordato il religioso, sottolineando anche come i sacerdoti siano chiamata ad essere al servizio della comunità costruendo il progetto del Signore. 
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Al termine della funzione dunque, don Adelio Molteni ha voluto rivolgere l’ennesimo grazie alla comunità che si è riunita per accoglierlo: un gesto che è simbolo dell’amore di Dio. I festeggiamenti sono proseguiti dunque nel salone dell’oratorio, con un rinfresco aperto a tutta la comunità pastorale.
S.L.F.
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