Barzanò: in Canonica aperta una mostra fotografica dedicata all'India
Nel tardo pomeriggio di sabato 18 ottobre la Canonica di San Salvatore a Barzanò ha ospitato l’inaugurazione della mostra di immagini scattate da Fabio Brambilla, fotografo e volontario particolarmente conosciuto ed apprezzato dalla comunità.

L’evento, organizzato dalla Pro Loco e dalla Commissione Cultura del Comune nell'ambito delle attività proposte per il mese di ottobre, ha visto la partecipazione di molti cittadini ed appassionati di fotografia, che non si sono voluti perdere l'apertura dell'evento dal titolo: ''L'India attraverso i miei occhi''.

Tra le pareti affrescate della Canonica – gioiello del romanico lecchese - hanno fatto irruzione colori e sprazzi di luce dal Paese asiatico: fotografie giocate sui contrasti cromatici, sull’equilibrio delle linee, sulle geometrie ripetute e sulla vividezza dei volti dei soggetti hanno incantato tutti i visitatori.


Alle ore 17, il sindaco Gualtiero Chiricò ha introdotto brevemente l'esposizione, presentando l’artista e il suo operato: ''Sono molto felice di partecipare con voi all’inaugurazione della mostra fotografica di un nostro concittadino. Per noi tutti Fabio Brambilla è semplicemente Fabio: un amico, un vicino, ma oggi lo possiamo apprezzare anche proprio come fotografo, come artista che ci svela con un occhio diverso altre realtà del mondo''.

Il discorso introduttivo ha poi analizzato quanto sia importante oggi riconoscere la profonda differenza che separa le foto scattate da molti appassionati con fotocamere amatoriali o direttamente con il cellulare e la tecnica e l’abilità nascosta dietro agli scatti di un artista: la sensibilità e la creatività si intersecano con le conoscenze tecniche necessarie a scattare opere d’arte.

Fabio Brambilla ha poi dedicato qualche parola alla descrizione del suo ultimo viaggio in India, il terzo, che lo ha condotto a viaggiare per diverse città alla ricerca di sprazzi di quotidianità da immortalare con il grandangolo: Nuova Delhi, Varanasi, Calcutta e molti altri agglomerati urbani hanno fatto da sfondo a volti, momenti di riunione sociale, riti e abitudini di tutti i giorni..


''In India è sempre molto bello intrattenere dei rapporti con i soggetti che intendo fotografare: comunico con loro, mostrando poi i miei scatti, e penso che questa relazione venga anche espressa dalle mie immagini'' ha spiegato al pubblico.

Le opere esposte raccontano pezzetti di vita in India, ritagli scomposti che riescono però a ricomporre un quadro affascinante, ricco di contrasti, che evoca rumori, profumi e colori anche dall’altra parte del mondo, grazie alla bravura dell’artista.

La mostra, che era stata precedentemente esposta in Francia, più precisamente a Mézières-en-Brenne, comune gemellato con Barzanò, rimarrà aperta dal 18 al 26 ottobre secondo i seguenti orari: domenica 10-12 e 14-18, giovedì 10-12 e sabato 14-18.

L’evento, organizzato dalla Pro Loco e dalla Commissione Cultura del Comune nell'ambito delle attività proposte per il mese di ottobre, ha visto la partecipazione di molti cittadini ed appassionati di fotografia, che non si sono voluti perdere l'apertura dell'evento dal titolo: ''L'India attraverso i miei occhi''.

Fabio Brambilla (a sinistra) con il sindaco Gualtiero Chiricò
Tra le pareti affrescate della Canonica – gioiello del romanico lecchese - hanno fatto irruzione colori e sprazzi di luce dal Paese asiatico: fotografie giocate sui contrasti cromatici, sull’equilibrio delle linee, sulle geometrie ripetute e sulla vividezza dei volti dei soggetti hanno incantato tutti i visitatori.


Alle ore 17, il sindaco Gualtiero Chiricò ha introdotto brevemente l'esposizione, presentando l’artista e il suo operato: ''Sono molto felice di partecipare con voi all’inaugurazione della mostra fotografica di un nostro concittadino. Per noi tutti Fabio Brambilla è semplicemente Fabio: un amico, un vicino, ma oggi lo possiamo apprezzare anche proprio come fotografo, come artista che ci svela con un occhio diverso altre realtà del mondo''.

Il discorso introduttivo ha poi analizzato quanto sia importante oggi riconoscere la profonda differenza che separa le foto scattate da molti appassionati con fotocamere amatoriali o direttamente con il cellulare e la tecnica e l’abilità nascosta dietro agli scatti di un artista: la sensibilità e la creatività si intersecano con le conoscenze tecniche necessarie a scattare opere d’arte.

Fabio Brambilla ha poi dedicato qualche parola alla descrizione del suo ultimo viaggio in India, il terzo, che lo ha condotto a viaggiare per diverse città alla ricerca di sprazzi di quotidianità da immortalare con il grandangolo: Nuova Delhi, Varanasi, Calcutta e molti altri agglomerati urbani hanno fatto da sfondo a volti, momenti di riunione sociale, riti e abitudini di tutti i giorni..


''In India è sempre molto bello intrattenere dei rapporti con i soggetti che intendo fotografare: comunico con loro, mostrando poi i miei scatti, e penso che questa relazione venga anche espressa dalle mie immagini'' ha spiegato al pubblico.

Le opere esposte raccontano pezzetti di vita in India, ritagli scomposti che riescono però a ricomporre un quadro affascinante, ricco di contrasti, che evoca rumori, profumi e colori anche dall’altra parte del mondo, grazie alla bravura dell’artista.

La mostra, che era stata precedentemente esposta in Francia, più precisamente a Mézières-en-Brenne, comune gemellato con Barzanò, rimarrà aperta dal 18 al 26 ottobre secondo i seguenti orari: domenica 10-12 e 14-18, giovedì 10-12 e sabato 14-18.
L.F.