Per ribadire il No all'impianto BESS nasce l'associazione ''SìAMO Cremella''. Ecco gli obiettivi
Tutela e valorizzazione del territorio, per preservarlo dal potenziale insediamento di un impianto di accumulo elettrochimico (BESS) in località Isola, a ridosso del Plis della Valletta. Sono i principali obiettivi dell'Associazione ''SìAMO Cremella'', nata negli scorsi giorni, che punta altresì a favorire e a promuovere ''la partecipazione attiva dei cittadini, la cura del bene comune e la difesa dell’identità storica, culturale e ambientale del paese, favorendo iniziative di informazione, confronto e collaborazione con le istituzioni e la cittadinanza'' come si legge nella nota ufficiale diffusa in queste ore.
''SìAMO Cremella nasce dal desiderio di un gruppo di cittadini di impegnarsi concretamente per il nostro paese, con spirito costruttivo e senza appartenenze politiche. Vogliamo essere una voce attenta e propositiva, capace di valorizzare ciò che Cremella ha di bello e di difenderlo da ciò che potrebbe comprometterne l’equilibrio ambientale e paesaggistico'' ha dichiarato il presidente dell’Associazione, Manuela Cavatorta.
Nel corso della prima assemblea dei soci sono stati approvati lo Statuto e il Regolamento interno, che, come tengono a precisare gli stessi aderenti, definiscono con chiarezza l’impegno verso uno sviluppo sostenibile e condiviso del territorio.
Tra le prime azioni intraprese, l’Associazione ha deliberato di chiedere al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) di poter partecipare al procedimento relativo al progetto di impianto di accumulo elettrochimico (BESS) nel territorio comunale, al fine di garantire la massima trasparenza e tutela dell’interesse collettivo.

Il progetto – come noto - prevede la posa di una sessantina di container in un'ampia superficie - oggi agricola - situata in prossimità dell'impianto sportivo in uso alla Manara Calcio, dunque al confine con Barzanò. Un sistema di accumulo di energia elettrica che utilizza batterie per stoccare l'elettricità e rilasciarla in seguito, quando necessario, di cui l'amministrazione cremellese non sapeva nulla sino allo scorso 3 aprile. Risale infatti a quella data - come aveva spiegato nelle scorse settimane il sindaco Cristina Brusadelli nel corso dell'assemblea pubblica organizzata per condividere le informazioni sino a quel momento in possesso del Comune - la lettera del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), che informava appunto l'ente, dell'avvio dell'iter relativo all'impianto, il primo previsto in provincia di Lecco.
Una questione, quella relativa appunto all'insediamento della struttura in località Isola, che ha già destato nella comunità (e non solo cremellese) non pochi timori, oltre al desiderio di conoscere ulteriori dettagli in proposito.

L’Associazione desidera esprimere un sentito ringraziamento a tutti i cittadini – e non solo – che hanno manifestato il proprio sostegno all’opposizione alla realizzazione dell’impianto di accumulo elettrochimico (BESS) attraverso la firma della petizione online e di quella cartacea, nonché agli esercenti locali che si sono resi disponibili per la raccolta firme e a quanti vorranno unirsi a questa iniziativa nei prossimi giorni. ''Un segno concreto di partecipazione e di attenzione verso il futuro del nostro territorio'' fanno sapere i volontari.
''SìAMO Cremella'' è aperta a tutti i cittadini che ne condividono i principi e desiderano contribuire con idee, tempo o competenze.
''SìAMO Cremella nasce dal desiderio di un gruppo di cittadini di impegnarsi concretamente per il nostro paese, con spirito costruttivo e senza appartenenze politiche. Vogliamo essere una voce attenta e propositiva, capace di valorizzare ciò che Cremella ha di bello e di difenderlo da ciò che potrebbe comprometterne l’equilibrio ambientale e paesaggistico'' ha dichiarato il presidente dell’Associazione, Manuela Cavatorta.

Tra le prime azioni intraprese, l’Associazione ha deliberato di chiedere al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) di poter partecipare al procedimento relativo al progetto di impianto di accumulo elettrochimico (BESS) nel territorio comunale, al fine di garantire la massima trasparenza e tutela dell’interesse collettivo.

Un momento dell'assemblea pubblica indetta la scorsa estate dall'amministrazione comunale
Il progetto – come noto - prevede la posa di una sessantina di container in un'ampia superficie - oggi agricola - situata in prossimità dell'impianto sportivo in uso alla Manara Calcio, dunque al confine con Barzanò. Un sistema di accumulo di energia elettrica che utilizza batterie per stoccare l'elettricità e rilasciarla in seguito, quando necessario, di cui l'amministrazione cremellese non sapeva nulla sino allo scorso 3 aprile. Risale infatti a quella data - come aveva spiegato nelle scorse settimane il sindaco Cristina Brusadelli nel corso dell'assemblea pubblica organizzata per condividere le informazioni sino a quel momento in possesso del Comune - la lettera del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), che informava appunto l'ente, dell'avvio dell'iter relativo all'impianto, il primo previsto in provincia di Lecco.
Una questione, quella relativa appunto all'insediamento della struttura in località Isola, che ha già destato nella comunità (e non solo cremellese) non pochi timori, oltre al desiderio di conoscere ulteriori dettagli in proposito.

Uno dei banchetti allestiti in queste settimane per la raccolta delle firme
L’Associazione desidera esprimere un sentito ringraziamento a tutti i cittadini – e non solo – che hanno manifestato il proprio sostegno all’opposizione alla realizzazione dell’impianto di accumulo elettrochimico (BESS) attraverso la firma della petizione online e di quella cartacea, nonché agli esercenti locali che si sono resi disponibili per la raccolta firme e a quanti vorranno unirsi a questa iniziativa nei prossimi giorni. ''Un segno concreto di partecipazione e di attenzione verso il futuro del nostro territorio'' fanno sapere i volontari.
''SìAMO Cremella'' è aperta a tutti i cittadini che ne condividono i principi e desiderano contribuire con idee, tempo o competenze.














