Casatenovo nel Parco Curone? La priorità alle aree verso nord
Giovanni Zardoni ha prontamente mandato una "replica" all'editoriale sul possibile ingresso di Casatenovo nella Comunità del Parco di Montevecchia e Valle del Curone. Nell'articolo di fondo si analizza la situazione in termini generali e ciò dà modo al Presidente del Parco di rappresentare una realtà condivisibile. Il punto più mirato, però, è che questa continuità, questo corridoio ecologico verso nord, non esclude la possibilità di allargare il perimetro alla Valle della Nava, a est del territorio comunale, che poi si unisce al torrente Lavandaia il quale, a sua volta, attraversa Missaglia. Oppure a ovest dove già si incontra il sentiero del Parco che collega Osnago alla frazione casatese di Valaperta. Questo per dire che uscendo dal generico le ragioni geografiche e ambientali per un ingresso di Casatenovo nella Comunità del Parco ci sono tutte. Il ragionamento andrebbe anche allargato alla necessità di mantenere agganciato al territorio della Brianza sud-orientale il casatese che, invece, progressivamente "scivola" verso il monzese. A partire dalla sanità, con la crescita di attrattività di Carate, Desio e Seregno, ai danni di Merate. Ma questo è un altro discorso.
Ecco la replica di Giovanni Zardoni:
Ecco la replica di Giovanni Zardoni:
Caro Claudio,
concedimi una piccola replica al tuo editoriale sulla richiesta di Casatenovo di entrare nel Parco.
Io in questi giorni mi sono limitato a rispondere ad alcune domande poste dalla stampa sulla attuale situazione.
È ovvio che decideranno i soci e non il sottoscritto anche perchè sul tema è competente la Comunità del Parco che presiedo ma nella quale non ho nemmeno diritto di voto.
E, ti assicuro, entro fine anno i soci approfondiranno la questione.
Ci siamo mossi per ora nell'alveo della cautela richiesta nel recente passato dai soci stessi e di quanto sta succedendo ai PLIS ed ai parchi regionali della Brianza.
Infine ci stiamo muovendo secondo le linee di mandato che i soci stessi hanno approvato all'unanimità e che sul tema declarano: "quale obiettivo di lungo periodo, è opportuno valutare le modalità di maggiore tutela del corridoio ecologico che inizia geograficamente con il PLIS dei Colli Briantei, interessando il nostro Parco e proseguendo sul Monte di Brianza, arrivando al Parco del Monte Barro, dando corso prioritariamente ad ampliamenti che interessino aree contigue all’attuale perimetro ed all’interno dei Comuni già soci e valutando possibili riorganizzazioni territoriali anche con altri Parchi Regionali limitrofi, tenendo aperta l’interlocuzione con i Comuni interessati".
Ed è quanto stiamo facendo, dialogando con il Comune di Casatenovo ma portando questo dibattito anche al tavolo regionale dei Presidenti dei Parchi, per una vera strategia territoriale di ampliamento delle aree protette.Giovanni Zardoni














