Monticello: sul gaming in biblioteca

Articolo: Monticello: nel restyling della biblioteca previste postazioni per il gaming. Minoranza critica

Messaggio: Ho letto con attenzione la proposta della Giunta Comunale di introdurre videogiochi in biblioteca a Monticello per attrarre adolescenti. Pur comprendendo l’intenzione di avvicinare i giovani a uno spazio culturale, ritengo che questa scelta rischi di produrre l’effetto opposto. La tecnologia non è un problema in sé: può essere uno strumento prezioso, educativo e stimolante. Il rischio nasce quando viene proposta senza una programmazione chiara, senza una cornice educativa e senza figure competenti nella gestione delle dinamiche digitali. In adolescenza l’uso del gaming può facilmente trasformarsi in dipendenza o utilizzo non consapevole, soprattutto se presentato come attrattiva principale. Prima di introdurre nuove attività sarebbe inoltre fondamentale intervenire su una criticità evidente: la biblioteca oggi ha orari estremamente ridotti e, ad esempio, il sabato pomeriggio è chiusa per mancanza di personale.
È difficile pensare di ampliare l’offerta ai giovani se il servizio non è prima accessibile. Anche la recente costruzione del chiosco/bar nel parco della biblioteca può influire sulla socialità dei ragazzi, incentivare consumi inconsapevoli e trasformare quello che dovrebbe essere uno spazio culturale in un punto di ritrovo prevalentemente commerciale.
Se davvero vogliamo coinvolgere gli adolescenti, probabilmente dovremmo partire da un progetto più ampio: laboratori, letture, musica, creatività, sport, spazi studio accoglienti e orari adeguati. Solo in questo contesto il gaming potrebbe diventare una risorsa educativa e non un semplice richiamo.
Una biblioteca è — e deve continuare a essere — un luogo di crescita, non un rifugio di intrattenimento passivo.
Mamma di sedicenne
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