Barzanò, gestione della piscina: se ne parla in consiglio comunale
Il centro natatorio di Via Colombo, in località Villanova, è tornato al centro del dibattito durante l’ultima seduta del consiglio comunale di Barzanò, tenutasi nella serata di mercoledì 17 dicembre presso la sala civica Monsignor Colli.

Il primo cittadino Gualtiero Chiricò ha portato in approvazione una delibera che convalida la relazione illustrativa preparata dal responsabile dell’ufficio tecnico e che riguarda l’affidamento in concessione del centro natatorio comunale per due anni con possibilità di proroga di 11 mesi. Questo passaggio è stato definito necessario al fine di poter procedere correttamente alla messa a gara della gestione, garantendo il rispetto delle procedure previste e delle disposizioni normative vigenti.

Il capogruppo di minoranza Edoardo Colzani, dopo aver ricordato la tutela per l’interesse della comunità assicurata da più comuni (oltre a Barzanò, sono proprietari della piscina i comuni di Missaglia e Monticello ndr) grazie all’investimento per la salvaguardia della struttura degli anni precedenti, ha espresso diverse perplessità sulla proposta.
Sebbene la gestione esternalizzata sia la via corretta da perseguire, sono emersi dubbi a proposito della durata della concessione e sul rischio di continue proroghe.

Il vicesindaco Giancarlo Aldeghi ha chiarito nell’immediato come il pericolo di proroga ripetuta non sia effettivo nel momento stesso in cui, trattandosi di una gara, i due concetti non sono assimilabili, mentre l’assessore Fernanda Veronelli ha risposto alla critica sulle tempistiche proposte: ''È una scelta legata al fatto che la piscina va ristrutturata e l’affidamento di due anni dovrebbe essere il tempo necessario per la realizzazione dei progetti. È possibile che per i lavori la struttura possa essere chiusa o possa subire una riduzione dei servizi e il prolungamento del periodo previsto dalla proposta comporta il rischio di estendere tali disagi''.

Una risposta che non ha convinto la minoranza che si è dichiarata non favorevole durante le votazioni finali, nonostante la proposta sia stata approvata da tutti gli altri membri del Consiglio.

Una veduta del Consiglio riunito l'altra sera
Il primo cittadino Gualtiero Chiricò ha portato in approvazione una delibera che convalida la relazione illustrativa preparata dal responsabile dell’ufficio tecnico e che riguarda l’affidamento in concessione del centro natatorio comunale per due anni con possibilità di proroga di 11 mesi. Questo passaggio è stato definito necessario al fine di poter procedere correttamente alla messa a gara della gestione, garantendo il rispetto delle procedure previste e delle disposizioni normative vigenti.

Secondo da destra Edoardo Colzani, capogruppo di minoranza
Il capogruppo di minoranza Edoardo Colzani, dopo aver ricordato la tutela per l’interesse della comunità assicurata da più comuni (oltre a Barzanò, sono proprietari della piscina i comuni di Missaglia e Monticello ndr) grazie all’investimento per la salvaguardia della struttura degli anni precedenti, ha espresso diverse perplessità sulla proposta.
Sebbene la gestione esternalizzata sia la via corretta da perseguire, sono emersi dubbi a proposito della durata della concessione e sul rischio di continue proroghe.

La maggioranza: al centro gli assessori Giancarlo Aldeghi e Fernanda Veronelli
Il vicesindaco Giancarlo Aldeghi ha chiarito nell’immediato come il pericolo di proroga ripetuta non sia effettivo nel momento stesso in cui, trattandosi di una gara, i due concetti non sono assimilabili, mentre l’assessore Fernanda Veronelli ha risposto alla critica sulle tempistiche proposte: ''È una scelta legata al fatto che la piscina va ristrutturata e l’affidamento di due anni dovrebbe essere il tempo necessario per la realizzazione dei progetti. È possibile che per i lavori la struttura possa essere chiusa o possa subire una riduzione dei servizi e il prolungamento del periodo previsto dalla proposta comporta il rischio di estendere tali disagi''.

Una risposta che non ha convinto la minoranza che si è dichiarata non favorevole durante le votazioni finali, nonostante la proposta sia stata approvata da tutti gli altri membri del Consiglio.
C.Fu.














