Barzanò: gli alunni del Parini partecipano all'ultimo concorso europeo di traduzione

Giornata importante quella di martedì 23 novembre per gli studenti di classe quarta del liceo Parini di Barzanò. I ragazzi si sono infatti cimentati nella prova di traduzione da una lingua straniera (inglese, francese, tedesco o spagnolo) alla lingua madre nel concorso Juvenes Translatores organizzato dalla Commissione Europea. Tra loro cinque alunni sono stati selezionati per inviare i loro elaborati ed essere valutati dalla commissione esaminatrice.
Il liceo barzanese è una delle 73 scuole superiori in Italia e delle 751 scuole in Europa selezionate dall'ente organizzatore. La prova di traduzione avviene infatti in contemporanea in tutta Europa coinvolgendo studenti spagnoli, inglesi, tedeschi, ma anche estoni, finlandesi, ungheresi....: tutti impegnati per due ore a sfogliare dizionari, cercare parole pensando a significati che rendano al meglio l'idea del brano loro sottoposto dalla commissione, come è d'obbligo per dei veri traduttori.

I ragazzi del Parini durante la prova

Tradurre significa infatti comunicare; la domanda che ogni traduttore deve porsi è: "Come posso trasmettere il messaggio?" Una buona traduzione dovrebbe produrre sul lettore lo stesso effetto del testo originale. Se il testo originale è ironico o curioso, la traduzione deve fare altrettanto. Il traduttore deve essere in grado di capire veramente il testo che ha di fronte: il significato profondo, il messaggio che l'autore vuole trasmettere, il suo stile e le sfumature del linguaggio che ha utilizzato.
Le finalità della partecipazione del Liceo "G. Parini" a questo concorso sono molteplici: la qualifica di Liceo Europeo rende fondamentale unire la promozione dell'apprendimento delle lingue straniere alla sollecitazione dei giovani al confronto con popoli e tradizioni diverse. Ci si trova di fronte ad una società in cui la sola conoscenza dell'inglese non è più sufficiente e occorre rendersi conto che la realtà che ci circonda non si limita al luogo dove si vive o si studia, ma è molto più ampia e variegata, fatta di lingue e culture che si sovrappongono.
I risultati finali? A febbraio 2011, ma l'esperienza è stata sicuramente entusiasmante e ha dato ai novelli traduttori la possibilità di applicare le conoscenze acquisite sui banchi di scuola, mettersi in gioco e dimostrare la propria capacità di fare.
G. C.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.