Le specie più a rischio allergie e quelle meno

Forse gli amministratori pubblici, nel progettare il verde pubblico, dovrebbero pensare anche agli allergici. Questo invece non avviene e così si finisce per utilizzare piante, magari nemmeno autoctone, che buttano nell'aria quantità industriali di pollini.
Le più terribili sono le graminacee; si tratta di piante erbacee che, combinandosi con le particelle di smog emesse dalle auto, creano un mix davvero letale per gli allergici.
Gli alberi che creano una quantità di pollini ad alto potenziale allergenico sono l'ulivo, il cipresso, la betulla, l'ontano, il carpino, il nocciolo e la quercia. Queste non sono assolutamente indicate al verde pubblico, come invece lo sono l'acero, l'acacia, il pioppo, la noce, l'abete, il cedro, l'eucalipto e l'ippocastano.
I pollini più fastidiosi sono invece quelli delle paritarie, che si rilevano anche per 9 mesi all'anno, contro le 10 settimane delle graminacee.