Inrca di Casatenovo e Villa Beretta di Costa Masnaga inseriti nell'elenco dei 149 ospedali a rischio per la ''spending review''
Figurano anche l'Inrca di Casatenovo e Villa Beretta di Costa Masnaga nell'elenco dei presidi sanitari che potrebbero essere
cancellati con un colpo di spugna dalla ''spending review'' (pubblicato nelle ore scorse dal Corriere della Sera).
Proprio in queste ore infatti è stato reso noto l'elenco dei 149 ospedali in tutta Italia che, secondo i dati del ministero della salute sarebbero a rischio a fronte della scarsità dei posti letto accreditati.
La bozza di decreto parla infatti di misure da attuare da parte delle Regioni per provvedere, entro il 31 ottobre 2012, alla cessazione di ogni attività dei presidi ospedalieri con meno di 80 posti letto. Se l'elenco diffuso proprio nelle ultime ore fosse preso alla lettera, a chiudere sarebbero circa 149 strutture di ricovero in tutta Italia.
In Lombardia sono cinque gli ospedali a rischio: oltre all'Inrca di Casatenovo come dicevamo, troviamo un presidio di eccellenza nel lecchese, Villa Beretta di Costa Masnaga, da sempre considerato un punto di riferimento nel settore della riabilitazione, tanto da richiamare pazienti dall'intero stivale.
I ''tagli'' sarebbero tuttavia orizzontali, senza badare alle specializzazioni, piuttosto al numero di posti letto, esigui secondo il Governo, a fronte delle elevate spese di gestione per il personale e le strutture.
Oltre all'Inrca di Casatenovo e a Villa Beretta di Costa Masnaga, in Lombardia vittime della ''spending review'' sarebbero l'istituto San Giovanni di Dio di Brescia, la Fondazione Maugeri di Lissone ed infine l'istituto scientifico di Pavia.
L'Inrca di Casatenovo si occupa di patologia respiratoria e vanta un'esperienza trentennale. Pneumologia generale e riabilitativa sono le due unità operative che vantano, secondo quanto riportato sul sito internet dell'ente, 80 posti letto accreditati. Da qualche mese la struttura di Monteregio è oggetto di lavori strutturali, finalizzati sembra a non perdere l'accreditamento presso il servizio sanitario regionale lombardo. Lavori resisi necessari a seguito di alcuni controlli avvenuti lo scorso anno da parte dei vigili del fuoco, che avevano evidenziato le criticità della struttura casatese.
Villa Beretta, presidio dell'ospedale Valduce di Como con sede a Costa Masnaga, è una struttura dedicata alla Medicina Riabilitativa, branca specialistica della Medicina volta al recupero del miglior livello di funzione possibile delle persone con problematiche derivanti da disabilità determinate da malattie congenite o acquisite. La struttura, come si legge sul sito internet dell'ospedale masnaghese, è dotata di 81 posti letto per ricovero ordinario, di cui 2 riservati al Day Hospital. Tre invece le unità operative presenti: gravi cerebrolesioni e disturbi cognitivi, disordini del movimento e infine riabilitazione respiratoria.
I due ospedali sarebbero stati inseriti nell'elenco delle strutture a rischio chiusura in quanto non supererebbero il limite imposto dal decreto degli 80 posti letto. Un dato tutto da verificare in quanto pare che la banca dati del ministero sia aggiornata al 2007.
Se la Lombardia vede cinque dei suoi ospedali coinvolti, altre regioni d'Italia se la passano ancora peggio. E' il caso ad esempio delle Marche con 15 strutture a rischio, tra cui un altra sede Inrca, quella di Fermo. Poi il Lazio con 21 ospedali coinvolti e la Calabria con 20 presidi con scarsi posti letto, tali da giustificarne l'eventuale chiusura. In Veneto troviamo nell'elenco 4 ospedali coinvolti tra cui la sede dell'istituto Medea La Nostra Famiglia di Conegliano, in provincia di Treviso, mentre in Piemonte vittime della ''spending review'' sarebbero 6 strutture.
Alle proteste già giunte da amministratori dell'Italia intera ha già risposto il ministro della Salute, Renato Balduzzi, chiarendo che ''nessuna chiusura automatica di ospedali verrà imposta da Roma'', spiegando però che ''è sicuramente necessaria una riorganizzazione della rete ospedaliera che porti a una riduzione di costi di gestione e ad una maggiore appropriatezza delle prestazioni''.

L'Inrca di Casatenovo
Proprio in queste ore infatti è stato reso noto l'elenco dei 149 ospedali in tutta Italia che, secondo i dati del ministero della salute sarebbero a rischio a fronte della scarsità dei posti letto accreditati.
La bozza di decreto parla infatti di misure da attuare da parte delle Regioni per provvedere, entro il 31 ottobre 2012, alla cessazione di ogni attività dei presidi ospedalieri con meno di 80 posti letto. Se l'elenco diffuso proprio nelle ultime ore fosse preso alla lettera, a chiudere sarebbero circa 149 strutture di ricovero in tutta Italia.
In Lombardia sono cinque gli ospedali a rischio: oltre all'Inrca di Casatenovo come dicevamo, troviamo un presidio di eccellenza nel lecchese, Villa Beretta di Costa Masnaga, da sempre considerato un punto di riferimento nel settore della riabilitazione, tanto da richiamare pazienti dall'intero stivale.
I ''tagli'' sarebbero tuttavia orizzontali, senza badare alle specializzazioni, piuttosto al numero di posti letto, esigui secondo il Governo, a fronte delle elevate spese di gestione per il personale e le strutture.
Oltre all'Inrca di Casatenovo e a Villa Beretta di Costa Masnaga, in Lombardia vittime della ''spending review'' sarebbero l'istituto San Giovanni di Dio di Brescia, la Fondazione Maugeri di Lissone ed infine l'istituto scientifico di Pavia.
L'Inrca di Casatenovo si occupa di patologia respiratoria e vanta un'esperienza trentennale. Pneumologia generale e riabilitativa sono le due unità operative che vantano, secondo quanto riportato sul sito internet dell'ente, 80 posti letto accreditati. Da qualche mese la struttura di Monteregio è oggetto di lavori strutturali, finalizzati sembra a non perdere l'accreditamento presso il servizio sanitario regionale lombardo. Lavori resisi necessari a seguito di alcuni controlli avvenuti lo scorso anno da parte dei vigili del fuoco, che avevano evidenziato le criticità della struttura casatese.
Villa Beretta, presidio dell'ospedale Valduce di Como con sede a Costa Masnaga, è una struttura dedicata alla Medicina Riabilitativa, branca specialistica della Medicina volta al recupero del miglior livello di funzione possibile delle persone con problematiche derivanti da disabilità determinate da malattie congenite o acquisite. La struttura, come si legge sul sito internet dell'ospedale masnaghese, è dotata di 81 posti letto per ricovero ordinario, di cui 2 riservati al Day Hospital. Tre invece le unità operative presenti: gravi cerebrolesioni e disturbi cognitivi, disordini del movimento e infine riabilitazione respiratoria.

Il presidio masnaghese di Villa Beretta
Se la Lombardia vede cinque dei suoi ospedali coinvolti, altre regioni d'Italia se la passano ancora peggio. E' il caso ad esempio delle Marche con 15 strutture a rischio, tra cui un altra sede Inrca, quella di Fermo. Poi il Lazio con 21 ospedali coinvolti e la Calabria con 20 presidi con scarsi posti letto, tali da giustificarne l'eventuale chiusura. In Veneto troviamo nell'elenco 4 ospedali coinvolti tra cui la sede dell'istituto Medea La Nostra Famiglia di Conegliano, in provincia di Treviso, mentre in Piemonte vittime della ''spending review'' sarebbero 6 strutture.
Alle proteste già giunte da amministratori dell'Italia intera ha già risposto il ministro della Salute, Renato Balduzzi, chiarendo che ''nessuna chiusura automatica di ospedali verrà imposta da Roma'', spiegando però che ''è sicuramente necessaria una riorganizzazione della rete ospedaliera che porti a una riduzione di costi di gestione e ad una maggiore appropriatezza delle prestazioni''.
