''Un sentiero al mese....nel casatese''. Dai morti dell'Avello a Verdegò (e ritorno), passando per le cascine della ''Valletta''

''Un sentiero al mese'', per conoscere meglio il territorio che ci circonda. Un appuntamento ''a puntate'' partendo dal parco agricolo della Valletta, passando per il Parco Monte Barro e il Parco Valle Lambro e la Valle del Curone.

Il santuario dei Morti dell'Avello a Bulciaghetto

Il primo ''viaggio'' l'abbiamo intrapreso nei giorni scorsi, percorrendo un breve cammino di collegamento tra Bulciago e Barzago, nel cuore del Parco Agricolo della Valletta. Pochi chilometri, un sentiero veramente per tutti, ma non privo di curiosità e di elementi storico-culturali da segnalare.
Siamo partiti dal santuario dei Morti dell'Avello a Bulciaghetto. Lì abbiamo posteggiato l'auto. Dopo aver ammirato dall'esterno, la chiesina e le sue ''pertinenze'', abbiamo salito il sentiero retrostante. Pochi minuti di cammino e ci siamo ritrovati presso la cascina Monte Gregorio a Cremella.


Si tratta di uno degli edifici rurali più antichi del paese. Il nucleo originario, secondo quanto rivela il catasto teresiano (1712), era di dimensioni notevolmente più ridotte rispetto alla situazione attuale.
Oggi il complesso è sede di un'azienda agricola, che oltre alla coltivazione di piante ornamentali e di ortaggi biologici, si dedica anche alla produzione di formaggi e latticini.

Particolari fotografati lungo il sentiero di collegamento a Monte Gregorio


Lasciata sulla destra la cascina e giunti al bivio successivo, abbiamo imboccato il sentiero a sinistra. Poche centinaia di metri e siamo giunti all'altezza di cascina Costaiola a Barzago, altra nota azienda agricola del Parco.
Da Montegregorio e diretti a Barzago abbiamo percorso il cosidetto ''sentiero del Vai'' circondato da uno degli ultimi boschi di castagno presenti in Valletta.

Esso collega appunto Cremella con la frazione barzaghese di Verdegò e in passato ha avuto grande importanza, come via di comunicazione tra la zona di Bulciago-Cassago sino a Rovagnate (passando per Bevera di Sirtori). Il sentiero si sviluppa da est a ovest lungo la collina morenica che il ghiacciaio lasciò qualche millennio fa, ritirandosi. 

Particolari lungo il ''sentiero del vai''


Percorrendo il cammino e seguendo costantemente le frecce indicatrici dei sentieri, posizionate negli ultimi anni dall'associazione ''Amici della Valletta'' con il prezioso contributo dei comuni, siamo giunti nella frazione di Verdegò, in Via Pertini, proprio in corrispondenza della cima del dosso di collegamento a Barzago.

I cartelli indicano le specie di piante presenti lungo il sentiero

Attraversata la strada, ci siamo diretti verso il nucleo storico della frazione, per visitare (solo dall'esterno purtroppo), la chiesetta. Il centro di Verdegò, in prossimità di dove si svolge la tradizionale festa estiva, ha origini molto antiche risalenti al tempo degli antichi romani.

Particolari della parrocchia di Barzago vista dal bosco

È infatti stato ritrovato un masso avello risalente a quel periodo che si pensa fungesse da tomba. Questo reperto, scoperto durante gli scavi per un'abitazione, è tuttora conservato presso il sagrato della chiesetta dove sono custoditi i resti di appestati del '700.


Lasciato l'abitato di Verdegò, percorriamo la strada di collegamento alla frazione barzanese di San Feriolo e in prossimità di una nicchia mariana, imbocchiamo il sentiero retrostante. Dopo qualche centinaio di metri, costeggiamo un'altra azienda agricola simbolo del parco, Villa Zita, scuola di equitazione e non solo. 


Il cammino ci porta poi a raggiungere nuovamente Cascina Montegregorio e a terminare il nostro percorso ai Morti dell'Avello.
Un luogo carico di significato quest'ultimo. Secondo la tradizione infatti, proprio dove sorge il santuario furono sepolti i morti della peste riferita ai tempi di San Carlo Borromeo (1576). La costruzione dell'edificio risale al 1905, mentre la chiesa fu benedetta l'anno successivo, durante una cerimonia solenne dal prevosto di Oggiono, il Rev. Luigi Colombo. L'8 settembre 1906 l'edificio ricevette una seconda benedizione da parte del parroco don Antonio Farina.

La chiesina di Verdegò con il masso avellico e il richiamo ai resti
dei morti per la pestilenza, custoditi all'interno


Negli anni Settanta il Santuario venne restaurato ed impreziosito con un altare nuovo. L'edificio, in stile neoclassico, ha una pianta a croce greca, sormontata da una cupola ottagonale con lanterna ed un imponente portico che arricchisce il susseguo delle linee architettoniche.

Altri dettagli della frazione e sotto, una panoramica di Barzago,
sullo sfondo il Monte Cornizzolo


Sopra l'altare spicca un affresco che raffigura la Madonna del Carmelo seduta con il bambin Gesù sulle ginocchia. Entrambi mostrano lo scapolare, un abito di lana di forma quadrata che riproduce in piccolo le dimensioni della veste sacerdotale. I devoti lo portavano sempre con sé, appeso al collo e sotto gli abiti, quale segno di devozione e protezione dai mali e dai pericoli della vita.

Il sentiero in Via don Dell'Acqua a Barzago, sotto il campanile
''a torre'' della chiesa di Cremella


La presenza misteriosa del masso avello, un misterioso masso erratico tipico della nostra zona che veniva usato come sarcofago, è stato per secoli oggetto di pratiche magico - religiose. Si credeva infatti che le acque piovane che vi confluivano potessero guarire i malanni. La parte malata veniva così bagnata con l'acqua piovana oppure si immergeva un indumento del malato, che veniva poi legato a uno degli alberi che un tempo circondavano il masso avello.

Altre immagini del santuario dei Morti dell'Avello


In questo luogo infatti accorrevano molti devoti, perfino da Milano, percorrendo un'antica strada di acciottolato, ancora oggi visibile davanti al santuario, che congiungeva Lecco e la Brianza al capoluogo lombardo.

                                                                                   Vista di Bulciago dal santuario dei Morti dell'Avello

Si conclude qui il primo viaggio per i sentieri del territorio. Appuntamento alla prossima puntata.

Gloria Crippa
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.