Bosisio: in 300 all'open day dedicato alla ricerca in laboratorio della 'Nostra famiglia'
La serata di ricerca, che ha aperto le porte dei laboratori dell'Istituto Medea della Nostra Famiglia di Bosisio Parini, ha accolto il favore di più di trecento visitatori. Si trattava di insegnanti, appassionati, curiosi, ma soprattutto studenti. Davvero elevato era il numero di ragazzi che hanno deciso di avvicinarsi allo sconosciuto mondo della ricerca scientifica e tantissime le scuole del circondario che hanno aderito all'iniziativa, inviando i propri alunni.
Il pubblico ha avuto assaggi di ricerca scientifica in breve tempo: i gruppi, composti da una ventina di persone, hanno girato diversi laboratori, ascoltando le spiegazioni dei professionisti.
Lo scopo della serata è stato quello di rendere fruibile il mondo della ricerca soprattutto ai più giovani, cercando di sensibilizzarli al tema.
Il dott. Marco Pozzi ha illustrato l'efficacia e la sicurezza degli antipsicotici, che sono spesso prescritti senza una profonda conoscenza dei benefici e rischi del loro uso, soprattutto a lungo termine.
Il BabyLab, presentato dalla dott.ssa Chiara Cantiani, è una ricerca che consente di identificare segnali precoci predittivi dei disturbi della comunicazione e del linguaggio, come i disturbi specifici del linguaggio dell'apprendimento e i disturbi dello spettro autistico. Attraverso una speciale cuffia dotata di sensori, i neonati dai 6 agli 8 mesi vengono valutati attraverso un test, che prevede l'attenzione rivolta ad un feedback acustico-visivo ed il tempo di fissazione su immagini presentate allo schermo di un computer.
Il Soundbeam è un tipo di tecnologia elettronica e digitale che permette ai soggetti con disabilità fisiche o difficoltà d'apprendimento gravi di esprimersi e comunicare utilizzando musica e suoni. L'Istituto Medea ha avviato con la cooperativa CRAMS un progetto di ricerca finalizzato all'identificazione di un protocollo di utilizzo dello strumento che sia di sicura efficacia nell'ambito della riabilitazione socio-professionale. Soundbeam è anche stato premiato come ‘Best Social Invention' dalla Qualifications and curriculum Authority come metodo per l'assistenza ai bambini con disabilità nel raggiungimento degli obiettivi formativi prescritti per l'insegnamento della musica.
Sotto la guida del dott. Alessandro Crippa, i visitatori hanno conosciuto la Nirs, uno strumento che utilizza una bassa lunghezza d'onda, vicino agli infrarossi, per entrare nei tessuti biologici ed effettuare un'analisi celebrale. A tale studio vengono sottoposti i bambini con problemi di attenzione e di iperattività attraverso l'esecuzione di un compito attentivo con un livello di difficoltà crescente. Si può notare come la zona celebrale attiva sia molto ossigenata.
La Gait Analisys è il laboratorio di analisi del cammino curato dalla dott.ssa Cristina Maghini. Si tratta di uno strumento optoelettronico a raggi infrarossi che viene applicato sui punti di repere ossei del paziente. I markers consentono di misurare il movimento in tutti i suoi aspetti, consentendo di comprendere quali problematiche di cammino possano esistere nel paziente. Attraverso questo meccanismo, è possibile valutare la situazione pre e post operatoria e osservare la risposta clinica del paziente.
Il team composto dalla dott.ssa Milena Ruffino, Sara Muscheretti e Maria Enrica Sali ha spiegato l'importanza di un'individuazione precoce dei disturbi di apprendimento e del linguaggio. Una parte del gruppo si occupa di eziologia, ovvero cerca di indagare i processi biologici e ambientali che contribuiscono allo sviluppo di queste difficoltà.
A seguito di una sperimentazione su un centinaio di bambini dislessici, è stato individuato uno strumento compensativo: attraverso una maggiore spaziatura tra le lettere, i pazienti riescono ad individuare i singoli grafemi. Invece, è proprio di quest'anno la scoperta dell'efficacia dei videogiochi di azione sulle abilità di lettura nei bambini a rischio di avere disturbi di apprendimento e con dislessia.
Dopo dodici ore di giochi di sparo, i ragazzi sottoposti al test, hanno dimostrato di aver migliorato la propria capacità di lettura, legata a quei processi di attenzione visiva che vengono allenati e stimolati con i videogiochi. Attenzione, però: questi risultati non indicano che un trattamento può essere sostituito dal gioco elettronico, ma dimostrano il legame tra la lettura e l'attenzione visiva.
Una piacevole serata di incontro con i misteri della ricerca che ha permesso di capire qualcosa in più sui meccanismi che nasconde la scienza, sempre alla ricerca di risposte.
Le immagini dell'open day
Il pubblico ha avuto assaggi di ricerca scientifica in breve tempo: i gruppi, composti da una ventina di persone, hanno girato diversi laboratori, ascoltando le spiegazioni dei professionisti.
Lo scopo della serata è stato quello di rendere fruibile il mondo della ricerca soprattutto ai più giovani, cercando di sensibilizzarli al tema.
Il dott. Marco Pozzi ha illustrato l'efficacia e la sicurezza degli antipsicotici, che sono spesso prescritti senza una profonda conoscenza dei benefici e rischi del loro uso, soprattutto a lungo termine.
Il BabyLab, presentato dalla dott.ssa Chiara Cantiani, è una ricerca che consente di identificare segnali precoci predittivi dei disturbi della comunicazione e del linguaggio, come i disturbi specifici del linguaggio dell'apprendimento e i disturbi dello spettro autistico. Attraverso una speciale cuffia dotata di sensori, i neonati dai 6 agli 8 mesi vengono valutati attraverso un test, che prevede l'attenzione rivolta ad un feedback acustico-visivo ed il tempo di fissazione su immagini presentate allo schermo di un computer.
Il Soundbeam è un tipo di tecnologia elettronica e digitale che permette ai soggetti con disabilità fisiche o difficoltà d'apprendimento gravi di esprimersi e comunicare utilizzando musica e suoni. L'Istituto Medea ha avviato con la cooperativa CRAMS un progetto di ricerca finalizzato all'identificazione di un protocollo di utilizzo dello strumento che sia di sicura efficacia nell'ambito della riabilitazione socio-professionale. Soundbeam è anche stato premiato come ‘Best Social Invention' dalla Qualifications and curriculum Authority come metodo per l'assistenza ai bambini con disabilità nel raggiungimento degli obiettivi formativi prescritti per l'insegnamento della musica.
Sotto la guida del dott. Alessandro Crippa, i visitatori hanno conosciuto la Nirs, uno strumento che utilizza una bassa lunghezza d'onda, vicino agli infrarossi, per entrare nei tessuti biologici ed effettuare un'analisi celebrale. A tale studio vengono sottoposti i bambini con problemi di attenzione e di iperattività attraverso l'esecuzione di un compito attentivo con un livello di difficoltà crescente. Si può notare come la zona celebrale attiva sia molto ossigenata.
La Gait Analisys è il laboratorio di analisi del cammino curato dalla dott.ssa Cristina Maghini. Si tratta di uno strumento optoelettronico a raggi infrarossi che viene applicato sui punti di repere ossei del paziente. I markers consentono di misurare il movimento in tutti i suoi aspetti, consentendo di comprendere quali problematiche di cammino possano esistere nel paziente. Attraverso questo meccanismo, è possibile valutare la situazione pre e post operatoria e osservare la risposta clinica del paziente.
Il team composto dalla dott.ssa Milena Ruffino, Sara Muscheretti e Maria Enrica Sali ha spiegato l'importanza di un'individuazione precoce dei disturbi di apprendimento e del linguaggio. Una parte del gruppo si occupa di eziologia, ovvero cerca di indagare i processi biologici e ambientali che contribuiscono allo sviluppo di queste difficoltà.
A seguito di una sperimentazione su un centinaio di bambini dislessici, è stato individuato uno strumento compensativo: attraverso una maggiore spaziatura tra le lettere, i pazienti riescono ad individuare i singoli grafemi. Invece, è proprio di quest'anno la scoperta dell'efficacia dei videogiochi di azione sulle abilità di lettura nei bambini a rischio di avere disturbi di apprendimento e con dislessia.
Dopo dodici ore di giochi di sparo, i ragazzi sottoposti al test, hanno dimostrato di aver migliorato la propria capacità di lettura, legata a quei processi di attenzione visiva che vengono allenati e stimolati con i videogiochi. Attenzione, però: questi risultati non indicano che un trattamento può essere sostituito dal gioco elettronico, ma dimostrano il legame tra la lettura e l'attenzione visiva.
Una piacevole serata di incontro con i misteri della ricerca che ha permesso di capire qualcosa in più sui meccanismi che nasconde la scienza, sempre alla ricerca di risposte.
Michela Mauri