Casatese: 'mappatura' delle cassette postali rosse. Da mezzo di comunicazione appaiono (quasi) superate dalle tecnologie
Da indispensabili strumenti di comunicazione a ''soprammobili da strada'', o poco più. E' l'immagine che probabilmente resta oggi delle cassette postali: quelle rosse, che si trovano ai margini delle strade o nelle piazze.
Alzi la mano chi, almeno una volta, non abbia provato a imbucarvi la corrispondenza, saltando la fila dell'ufficio postale. Oppure chi, in partenza dai luoghi di villeggiatura, non le abbia disperatamente cercate, per affidare loro la cartolina da spedire ai propri cari.
Insomma, sarà per l'inconfondibile aspetto di scatola in ghisa dal colore rosso, che rievoca ricordi dal sapore antico e forse un po' nostalgici, le cassette postali sono divenute ormai familiari alla nostra vista.
Eppure appaiono in via di estinzione. Forse non domani e nemmeno fra un anno, ma certamente sono destinate ad una progressiva riduzione.
Un po' come le cabine telefoniche che non hanno retto la sfida con telefonini e tablet che consentono di essere sempre connessi ovunque. Lo stessa rivoluzione è stata provocata a discapito delle cassette rosse, dalla posta elettronica che oggi viaggia direttamente sui cellulari ed è anche certificata e raccomandata on line per i più moderni.
Ce ne siamo accorti noi stessi al termine di un censimento che abbiamo realizzato nel territorio casatese: sfruttando il motore di ricerca presente sul sito di Poste Italiane che consente di localizzarne la presenza, comune per comune, siamo andati letteralmente a caccia delle cassette postali rosse.
Tuttavia, dalla nostra analisi è emerso come diverse cassette postali segnalate sul sito di Poste Italiane in realtà non siano più presenti, in quanto nel frattempo rimosse per lo stato di usura e soprattutto per lo scarso utilizzo da parte dell'utenza.
E' il caso di Via Sirtori a Monticello, oppure di San Feriolo a Barzanò, dove delle cassette rosse non vi è più alcuna traccia. O ancora della frazione Bulciaghetto, dove i residenti ricordano una ''buca delle lettere'' all'intersezione tra Via S.Agostino e Via S. Stefano. Stessa situazione anche a Nibionno in Via Parini, dove la cassetta rossa è stata tolta quando è stato ristrutturato l'edificio su cui era affissa.
Un'altra è scomparsa in via Cadorna dopo la chiusura del negozio di alimentari presso cui si trovava. In passato infine, ce n'era una anche a Gaggio, nei pressi di quello che oggi è considerato l'antico nucleo abitativo della frazione nibionnese.
In tutti i comuni ''mappati'' c'è da registrare la presenza delle cassette rosse in prossimità degli uffici postali e in taluni casi anche nelle vicinanze di bar o tabaccherie.
Nei grandi centri, quali ad esempio Casatenovo e Missaglia, abbiamo individuato una cassetta delle lettere quasi in ogni frazione, a testimonianza di quanto in passato, la loro presenza fosse richiesta dalla cittadinanza che, senza l'odierna tecnologia che consente di comunicare in tutto il mondo in tempo reale con l'ausilio di un semplice telefono, non era nemmeno automunita e quindi in grado di recarsi al più vicino ufficio postale.
Oggi però, è tutto cambiato. A dimostrazione dello scarso utilizzo che spesso caratterizza le cassette postali è proprio il loro aspetto: sbiadite, in alcuni casi quasi nascoste dalla vegetazione che le sommerge.
O ancora peggio oggetto di atti vandalici da parte dei soliti ignoti; infine presenti, ma inutilizzabili, come quella che si trova a Rogoredo di Casatenovo, in Via San Gaetano.
Insomma, pare proprio che con il trascorrere degli anni le cassette postali siano condannate ad una lenta agonia prima di dichiararne il definitivo de profundis.
Alzi la mano chi, almeno una volta, non abbia provato a imbucarvi la corrispondenza, saltando la fila dell'ufficio postale. Oppure chi, in partenza dai luoghi di villeggiatura, non le abbia disperatamente cercate, per affidare loro la cartolina da spedire ai propri cari.
Insomma, sarà per l'inconfondibile aspetto di scatola in ghisa dal colore rosso, che rievoca ricordi dal sapore antico e forse un po' nostalgici, le cassette postali sono divenute ormai familiari alla nostra vista.
Eppure appaiono in via di estinzione. Forse non domani e nemmeno fra un anno, ma certamente sono destinate ad una progressiva riduzione.
Un po' come le cabine telefoniche che non hanno retto la sfida con telefonini e tablet che consentono di essere sempre connessi ovunque. Lo stessa rivoluzione è stata provocata a discapito delle cassette rosse, dalla posta elettronica che oggi viaggia direttamente sui cellulari ed è anche certificata e raccomandata on line per i più moderni.
Ce ne siamo accorti noi stessi al termine di un censimento che abbiamo realizzato nel territorio casatese: sfruttando il motore di ricerca presente sul sito di Poste Italiane che consente di localizzarne la presenza, comune per comune, siamo andati letteralmente a caccia delle cassette postali rosse.
Tuttavia, dalla nostra analisi è emerso come diverse cassette postali segnalate sul sito di Poste Italiane in realtà non siano più presenti, in quanto nel frattempo rimosse per lo stato di usura e soprattutto per lo scarso utilizzo da parte dell'utenza.
E' il caso di Via Sirtori a Monticello, oppure di San Feriolo a Barzanò, dove delle cassette rosse non vi è più alcuna traccia. O ancora della frazione Bulciaghetto, dove i residenti ricordano una ''buca delle lettere'' all'intersezione tra Via S.Agostino e Via S. Stefano. Stessa situazione anche a Nibionno in Via Parini, dove la cassetta rossa è stata tolta quando è stato ristrutturato l'edificio su cui era affissa.
Un'altra è scomparsa in via Cadorna dopo la chiusura del negozio di alimentari presso cui si trovava. In passato infine, ce n'era una anche a Gaggio, nei pressi di quello che oggi è considerato l'antico nucleo abitativo della frazione nibionnese.
In tutti i comuni ''mappati'' c'è da registrare la presenza delle cassette rosse in prossimità degli uffici postali e in taluni casi anche nelle vicinanze di bar o tabaccherie.
Nei grandi centri, quali ad esempio Casatenovo e Missaglia, abbiamo individuato una cassetta delle lettere quasi in ogni frazione, a testimonianza di quanto in passato, la loro presenza fosse richiesta dalla cittadinanza che, senza l'odierna tecnologia che consente di comunicare in tutto il mondo in tempo reale con l'ausilio di un semplice telefono, non era nemmeno automunita e quindi in grado di recarsi al più vicino ufficio postale.
Oggi però, è tutto cambiato. A dimostrazione dello scarso utilizzo che spesso caratterizza le cassette postali è proprio il loro aspetto: sbiadite, in alcuni casi quasi nascoste dalla vegetazione che le sommerge.
O ancora peggio oggetto di atti vandalici da parte dei soliti ignoti; infine presenti, ma inutilizzabili, come quella che si trova a Rogoredo di Casatenovo, in Via San Gaetano.
Insomma, pare proprio che con il trascorrere degli anni le cassette postali siano condannate ad una lenta agonia prima di dichiararne il definitivo de profundis.
Gloria Crippa