Barzanò: la pioggia non ferma l'entusiasmo degli Alpini per i 90 anni di fondazione. Ospite della cerimonia il gen.Federici

Nemmeno la pioggia, scesa copiosa per gran parte della mattinata è riuscita a scalfire l'entusiasmo delle tante persone che domenica hanno sfilato per le strade di Barzanò in occasione dei festeggiamenti per il 90° anniversario di fondazione del gruppo Alpini.

Gli Alpini di Barzanò con le autorità intervenute

La manifestazione si è aperta intorno alle ore 9 in Piazza Mercato dove autorità, penne nere e rappresentanti delle associazioni del territorio si sono riuniti prima di dirigersi nella chiesa di San Vito per la celebrazione della messa. Una liturgia solenne e sentita quella officiata dal vicario don Aurelio Redaelli alla presenza delle autorità civili e militari: il sindaco Giancarlo Aldeghi con il vice Matteo Sala e altri rappresentanti dell'amministrazione comunale, il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Merate, capitano Roberto De Paoli con il maresciallo capo Stefano Toro della stazione di Cremella e, ospite illustre, il generale Luigi Federici, alpino nonchè ex comandante generale dell'Arma dei Carabinieri.

Il corteo verso Via Manara


Naturalmente non mancavano i veri protagonisti della giornata, gli Alpini barzanesi, rappresentati in particolare dal capogruppo Giancarlo Frigerio e dal presidente onorario Antonio Scaccabarozzi.
Si sono uniti ai festeggiamenti tanti esponenti dei gruppi del territorio, insieme ai quali, al termine della messa, ha preso il via il corteo che ha sfilato sino al Parco delle Rimembranze di Via Manara per rendere omaggio agli Alpini ''andati avanti'' e ai caduti delle due guerre mondiali.


Il tutto accompagnato dalle note della banda alpina lecchese. L'alzabandiera e la deposizione delle corone d'alloro hanno chiuso la tappa dinnanzi al municipio, con il lungo serpentone alpino spostatosi poi alla baita di Via Marconi e infine, al centro giovanile Paolo VI per i saluti finali da parte dei rappresentanti delle penne nere e delle autorità.


A ringraziare tutti i presenti - che hanno partecipato numerosi alla manifestazione nonostante la pioggia - è stato il capogruppo Giancarlo Frigerio, che ha poi passato la parola ad Antonio Scaccabarozzi per il saluto da parte dell'associazione. Il presidente onorario ha ricordato i molti eventi proposti in occasione dell'anniversario, ma anche la quotidiana attività che vede gli Alpini al fianco degli altri sodalizi di volontariato, delle scuole e in generale dell'intera comunità barzanese.


 ''Queste iniziative creano aggregazione e il coinvolgimento di molti amici, che pur non essendo alpini condividono le nostre finalità: tra questi molti giovani e donne, le nostre penne rosa, che con il loro modo di operare costante e gentile qualche volta ci superano in zelo. La loro presenza ci impone di essere coerenti con i principi che animano lo spirito alpino in quanto non possiamo tradire le loro aspettative. Il nostro gruppo ha la fortuna di avere tra le proprie fila un buon numero di giovani, alcuni dei quali hanno assunto cariche di responsabilità nel consiglio direttivo. Questo ci fa ben sperare per il futuro''
ha affermato.


A seguire i l generale Federici - che ha ringraziato le penne nere barzanesi per l'invito e in particolare l'amico Gianvittorio Pelucchi - ha espresso alcune riflessioni sull'alto valore degli Alpini. ''Voi siete l'unico collegamento rimasto con la società. Quando c'era la leva in ogni casa si trovava un cappello alpino, oggi non è più così, ma siete l'unico corpo della comunità'' ha affermato con decisione il generale.

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''Nella stagione difficile che stiamo vivendo, quando alcuni rappresentanti della politica antepongono i loro interessi a quelli della comunità, dovete essere orgogliosi dello spirito di solidarietà degli Alpini e custodire gelosamente le vostre radici. Mi riferisco in particolare allo spirito di appartenenza alla comunità, ma anche alla preghiera dell'alpino, che mi ha fatto molto piacere sentire durante la messa''
ha concluso Federici, facendo così un velato cenno alla polemica che qualche settimana fa ha coinvolto uno dei rituali simbolo delle penne nere, raccontata ampiamente dalla stampa nazionale.

Da sinistra il capogruppo Giancarlo Frigerio e il presidente onorario Antonio Scaccabarozzi

Il generale Luigi Federici

Il sindaco Giancarlo Aldeghi e il presidente provinciale Marco Magni

''Da vecchio comandante degli Alpini e dei Carabinieri dico che finchè l'Italia potrà contare su uomini come voi, potrà continuare a sperare''.

Spazio quindi alla consegna di alcune targhe da parte del capogruppo Giancarlo Frigerio, partendo dalle autorità che hanno presenziato alla cerimonia: il comandante della stazione carabinieri di Cremella, maresciallo capo Stefano Toro e il commissario aggiunto della Polizia locale della Brianza Collinare (di cui Barzanò fa parte) Antonio Sberna. Riconoscimento anche per il sindaco Giancarlo Aldeghi che ha salutato i presenti sottolineando l'importanza dei valori alpini.

La consegna della targa al maresciallo Toro e al generale Federici


''Cambiano i confini e la storia ce lo insegna, ma l'amore per la patria, intesa come il popolo e la sua gente, resta. Il compito degli Alpini è quello di aggiornare questi valori ai tempi moderni. Il tempo passa, il vento soffia e non si può fermare: bisogna regolare le vele per non farci respingere. La vostra associazione avrà un futuro anche senza la leva, proprio grazie ai valori che saprete continuare a trasmettere, per far sì che il vento non ci pieghi''
ha affermato il primo cittadino.

La targa consegnata al comandante Sberna e al sindaco Aldeghi

Premiati Livio Cazzaniga e nell'immagine sotto, Giuseppe Aldeghi


Premiati a seguire sei esponenti del gruppo di Barzanò, chiamati simpaticamente ''senatori'': coloro cioè che hanno contribuito a fare grande la storia del sodalizio. Il capogruppo Frigerio ha consegnato una targa di ringraziamento a Giuseppe Mapelli, Enrico Perego, Celeste Perego e al predecessore Roberto Redaelli, un vero e proprio pilastro per l'associazione barzanese. Premiati anche l'artista Livio Cazzaniga, membro del gruppo e giunto quest'anno al traguardo dei 90 anni e Giuseppe Aldeghi, ex sindaco, ricordato per l'impegno nella realizzazione della baita di Via Marconi.

La targa consegnata a Enrico e Celeste Perego

Al centro Roberto Redaelli, già capogruppo degli Alpini di Barzanò

Il gagliardetto dell'associazione è stato invece consegnato a Marco Magni, presidente provinciale degli Alpini. ''Il vostro gruppo è un pilastro portante per il nostro territorio e se dopo novant'anni siete qui vuol dire che se avete affrontato qualche ostacolo, lo avete senza dubbio superato. E questo lo dovete anche a chi oggi non c'è più, ai vostri compagni andati avanti''.

Il gagliardetto del sodalizio barzanese consegnato al presidente provinciale Magni


Terminata la cerimonia spazio al pranzo conviviale che ha concluso - per il momento - le iniziative proposte in occasione dell'importante anniversario. Sabato sera era andato in scena lo spettacolo ''Nella fresca primavera della vita'', organizzato insieme alla Pro loco con il patrocinio dell'amministrazione comunale. Una rielaborazione drammaturgica di Giacomo Scalvini del Diario di Guerra di Duilio Santo Faustinelli con musiche del Corpo musicale di Cologne, che ha richiamato al centro giovanile Paolo VI oltre duecento persone.
Gloria Crippa
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