Barzanò: la parrocchia gremita ai funerali di Claudio Cappelli. Vittore Beretta, 'aiutiamo Valeria e Stella a non sentirsi sole'

''Oggi Valeria e Stella hanno perso Claudio, un marito e un papà meraviglioso. È una terribile disgrazia. Ma cosa possiamo fare tutti noi per attenuare questo tremendo dolore?'' si è chiesto Vittore Beretta dal pulpito della parrocchiale di San Vito di Barzanò, sul finire della liturgia funebre celebrata questo pomeriggio per dare l'estremo saluto all'imprenditore 45enne, ucciso nell'attentato terroristico di venerdì sera a Dacca, in Bangladesh.

L'uscita del feretro di Claudio Cappelli dalla chiesa di Barzanò

In tantissimi - come da previsione - hanno voluto stringersi ai familiari di Claudio Cappelli, ''vittima innocente'' di una strage che a distanza di giorni appare sempre più inaccettabile, e in particolare alla moglie Valeria e alla piccola Stella, di soli sei anni.
Tante le autorità civili e militari che hanno raggiunto la chiesa barzanese per prendere parte alle esequie, dimostrando così vicinanza e cordoglio nei confronti di due famiglie (i Beretta e i Cappelli) colpite all'improvviso da un dolore fortissimo.

La bella immagine dei coniugi Cappelli, Claudio e Valeria, con Papa Wojtyla, presente all'esterno della parrocchia


Presenti anche l'onorevole Maurizio Lupi - amico di famiglia - e i parlamentari del territorio Gian Mario Fragomeli e Veronica Tentori, oltre ad alcuni rappresentanti del mondo dell'imprenditoria e del Torino calcio, società calcistica che vede tra i suoi main sponsor, proprio l'azienda Beretta.
Ma ancora più numerosi sono stati i cittadini: persone comuni, toccate nel profondo da un atto di violenza indicibile, che ha letteralmente scosso la piccola comunità barzanese.

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Il corteo funebre si è mosso a partire dalle ore 15 dalla sede del salumificio Beretta di Via Garibaldi, che dalla mattinata di giovedì ha ospitato la camera ardente di Cappelli, raggiungendo la vicina chiesa. Presenti i rappresentanti delle associazioni, i sindaci di Barzanò, Giancarlo Aldeghi e di Vedano al Lambro, Renato Meregalli - in rappresentanza del comune di cui Cappelli era originario - con i rispettivi gonfaloni listati a lutto, il console bengalese Rezina Ahmed, e i rappresentanti dell'Arma dei Carabinieri presso la Compagnia di Merate. E, al seguito del carro funebre, i familiari dell'imprenditore 45enne: la piccola Stella con i cuginetti, la moglie Valeria affiancata dai genitori Flavia e Vittore, dal fratello Lorenzo, dai suoceri Massimo e Rosa e dalla cognata Valentina.

I sindaci Renato Meregalli e Giancarlo Aldeghi tra il console del Bangladesh, Rezina Ahmed

Il feretro ha raggiunto la chiesa barzanese dedicata a San Vito qualche minuto dopo le ore 15, quando ha preso il via la messa presieduta dal parroco don Giuseppe Scattolin, insieme a diversi sacerdoti (tra i quali don Alberto Sacchi, che nel 2002 aveva unito in matrimonio la coppia) e a Monsignor Maurizio Rolla, vicario episcopale di Lecco.

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La chiesa non è stata capace di contenere le centinaia di persone giunte da ogni dove per tributare l'estremo saluto a Claudio. Per questa ragione - tenendo conto anche delle elevate temperature - molti hanno seguito la liturgia dalla strada, dopo essersi guadagnati un posto all'ombra. A vigilare su sicurezza e viabilità, le numerose forze dell'ordine intervenute (Arma dei Carabinieri, Questura, Digos e Polizia locale) oltre al corpo volontari di Protezione civile della Brianza, mentre i volontari della Croce Bianca di Besana e della Croce Rossa di Casatenovo hanno garantito l'assistenza sanitaria.

Da sinistra i genitori di Claudio Cappelli, Massimo e Rosa, Vittore Beretta e la figlia Valeria


Una serie di attestati di vicinanza dal mondo intero, quelli ricevuti quest'oggi come nei giorni scorsi, che hanno spinto sul finire della cerimonia, il suocero di Cappelli, Vittore Beretta, a salire sull'altare, per esprimere alcuni ringraziamenti. E - nonostante lo tsunami di emozioni che in questi giorni ha investito lui stesso e i propri cari- l'imprenditore è stato capace di lanciare un messaggio carico di fiducia e di positività verso quella famiglia umana che può ancora essere in grado di dimostrare sentimenti di fratellanza, di rispetto, di aiuto reciproco e di vera pace.


"Possiamo unirci in un abbraccio forte di affetto e protezione su questa nuova vedova e su questa nuova bimba, orfana''
ha detto Beretta, rispondendo alla domanda iniziale. ''Possiamo aiutare Valeria a non sentirsi sola e adottare Stella come una nostra bambina, una nostra figlia, una nostra sorella. Se riusciremo a farlo, con grande e normale convinzione, avremo compiuto una grande opera meritoria cristiana. Grazie a tutti".


Vittore Beretta ha preso la parola al termine dell'Ave Maria di Schubert, dolce melodia espressamente voluta come forma di commemorazione dai famigliari di Cappelli ed eseguita al termine dell'eucaristia.

Al centro Vittore Beretta e la figlia Valeria

"Ringrazio innanzitutto don Giuseppe Scattolin, il vicario episcopale Mons. Maurizio Rolla, don Alberto Magni, don Ivano Colombo e tutti i sacerdoti che hanno officiato la celebrazione di oggi. Ringrazio il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il presidente del Consiglio Matteo Renzi che hanno inviato una corona di fiori'' ha detto l'imprenditore.


''Ringrazio l'Unità di crisi del Ministero degli Esteri, che ci ha sostenuti, il prefetto di Lecco dott.ssa Liliana Baccari, il prefetto di Monza dott.ssa Giovanna Vilasi, il questore di Lecco Gabriella Ioppolo, il sindaco di Barzanò Giancarlo Aldeghi, il sindaco di Vedano al Lambro Renato Meregalli, il comandante dei Carabinieri di Lecco Rocco Italiano, il comandante della Guardia di Finanza di Lecco colonnello Corrado Loero nonché il corpo dei carabinieri, la polizia di Stato, la guardia di finanza e tutti i volontari e le associazioni che sono intervenuti. Ringrazio anche il console generale del Bangladesh Rezina Ahmed, ringrazio tutta Barzanò e tutta la Brianza"
ha aggiunto l'imprenditore barzanese.


Dopo i ringraziamenti ufficiali, Vittore Beretta ha tracciato un personale ricordo del genero Claudio, lasciandosi guidare dalla memoria di antichi valori e tradizioni, coltivati nella corte, dove è nato e cresciuto."Ho avuto la fortuna di passare il tempo della mia infanzia a Villanova, con la mia famiglia. Lì ho imparato i grandi valori della semplicità, laboriosità, fede e dignità che la società contadina del tempo e di allora insegnava. Se c'era una disgrazia, una morte, un dolore di uno dei membri della corte, tutti si stringevano ad essa, aiutavano con ogni mezzo e non facevano mancare il loro sostegno senza riserve'' ha affermato.


Un applauso carico di commozione ha chiuso il suo intervento, con il feretro che ha lasciato la parrocchiale barzanese alla volta del camposanto, avvolto da una bandiera tricolore e accompagnato da due corone di fiori sostenute lungo il percorso dai militari dell'Arma e inviate dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi come segno di vicinanza alla famiglia.
Simona Alagia - Gloria Crippa
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